DELLA LETTERATURA INGLESE. 53 ■aziope. Ei non sembra ragionevol cosa 1 ammettere che avessero osato dilaniarsi dal modo di poetare «sitato dagli antichi autori , pe’ quali essi aveano una si viva ammirazione. Quelli che hanno inventato la rima in latino, non aveano certamente letto Virgilio. Poteva la rima naturalmente presentarsi a qualche poeta normanno o spagnuolo. I poemi di Wace senza dubbio , come appresso vedremo , già attestano una. lingua sviluppata e ricca ; ma tuttavolla il normanno o il francese dell’anno noo appena formato in quanto allo stile, era poco capace di quella precisione di prosodia e di quell’ accentuazione svariata , la (piale fa sì che la «ma c per la lingua di Orazio un vano 011 lamento, più nocevole che utile all’ armonia. P Che che ne sia di questa curiosa qtie-pjione. i primi carmi in rima della letteratura inglese sono indubitatamente poemi normanni. L’odio scambievole delle razze che occupavano l’Inghilterra dovè mantenere per lunghissimo tempo una divisione manifesta nel linguaggio. La chiesa , restringendosi allora "al rituale dei suoi uifizii, non parlava che il basso latino del Redio evo. La dinastia regnante e la maggior parte de’ baroni conservavano il nor- *#