DELLA LETTERATURA INGLESE. /J.3 alcune tracce eli un genio nascente ; ma sebhen composto da un giovane di ven-t’anni, in fatto di critica letteraria la letteratura non possiede alcuna cosa di meglio. Del rimanente differisce molto pel disegno e la maniera dall’ Arte poetica di Boileau , eh’ è infinitamente più elaborata. Nella fine del suo poema annovera Pope i grandi «itici che lo hanno preceduto. Ecco il passo . nel quale ha espresso una spiacente verità, che conveniva alla Francia del suo tempo. Da che le muse furono espulse dal Lazio da barbare armi, oltrepassarono i loro prischi confini, e le aiti seguitandole, presero possesso del settentrione dell’Europa; ma in Francia la critica fu più fiorente. Questa nazione, fatta per servire,obbedisce alle regole , e lìoileau vi porta lo scettro di Orazio. Ma noi, noi valorosi Brittan-iu , spregiamo le leggi straniere ; noi restiamo senza padroni e senza civiltà (unconquered and uncivilised) ; geìos'i della libertà delle menti, oggigiorno, come un tempo, sfidiamo audacemente 1 Romani. Questo poema abbonda d’immagini leggiadre e forti , d un miglior gusto per avventura di quelle delle opere posteriori di Pope. Non può ripetersi il coniglio di Bacone più poeticamente di Po-pe nel principio della seconda parte.