DELLA LETTERATURA INGLESE. ìs5 mangiare, l>ere , danzare o cantare ; e da tutte le genti ingenerale ei fuoltraogni credere stimato -pel. suo spirito , la sua virtù e larghezza. Sotto il punto di vista letterario la cronaca di Wyntown mi sembra poco notabile ; e per me non trovo nulla ne’ suoi lunghissimi frauunenti , che meliti d’esser citalo. GIOVANNI LYDGÀTE , IL SUO LIBRO DI TROJA. Arrigo V salì sul trono nel i4-i3. Giovane principe dissipato e prodigo, amante appassionato di tutti i piaceri, mutò suoi costumi subitamente divenendo re. Il compagnone licenzioso de’ Falstaff e de’ Pi-stol di Shakspeare appalesò almeno un grande ingegno militare , e si acquistò gloria. Questo monarca guerriero e politico amava tuttavolta le lettere ; giucche ei pare che imponesse a Giovanni i.ydgate , soprannominato il monaco di Bury, la composizione del poema il più diffuso eh’ egli abbia composto. Nato verso l’anno i38o , questo scrittore morì in un’ età decrepita. Dopo un viaggio in Francia ed in Italia , durante il quale si rese famigliali le opere di Alano Chartier , dell’ Alighieri e del Boccaccio, tenne una scuola d’istruzione *4