IDEI,LA LETTERATURA INGLESE. 21 la base de’suoi scritti. Fu costui Giuseppe Addison, nato nel 1672, e che mostrò una facilità si felicemente inspirata per le muse latine cbe , avendo presentato nel i6gg i suoi poemi latini a Boileau, lo scrit-» tóre francese disse , che se avesse potuto I* leggere questa poesia latina di un moderno , non avrebbe con tal veemenza assalito Perrault. È dilficil cosa il conoscere se tal suo encomio fosse un giudizio o una gentilezza. Addison fu protetto dalla sua fanciullezza dal guardasuggel- li sir Giovanni Somers, e mediante la sua influenza ottenne una pensione per viaggiare in Italia a spese dello stato. La veduta di questa bella contrada gl’in-spirò i suoi più bei versi, e al suo ritorno Addison pubblicò i suoi viaggi. Allora si strinse in amicizia con sir Riccardo Steel, qlie diè fuori nel 1709 il Ciarlone ( thè Tatler ) , primo saggio di quel genere felice di lettele filosofiche , morali e critiche su’ costumi, cbe ha prodotto in Inghilterra e altrove tante buone opere , e cbe ha fatto il nome di Addison immortale. Un protettore del poeta , lord Halifax, pensò ili fargli celebrare in versi la vittoria di Blenbeim , ed Addison pubblicò il poema intitolato la Campagna ( thè Compaign ) o epi*