DELLA LETTERATURA INGLESE. vatrice e aggiustata. Ecco alcune dalle' stanze. Maniera di avere un vero amico. Oh quanto io bramerei di avere un vero amicor se pur se ne potesse trovare alcuno ! ma ora il mondo è cotanto insensibile che 1’ amicizia e calpestata. Io però ho trovato un amico, il quale non riprenderà giammai , nè si fastidirà della mia compagnia. Sì , fra tutti gli amici miei in contado , in città , sempre a te , o mia J?orsa grazie infinite. La mia borsa è il mio sposo , cd io oso qui dirlo e cantarlo. Oh quante discordie verrebbero manco se ogni uomo potesse pagare ( in vece di contrastarsi). li quando passeggio in ricco treno,-a cagione dell’ oro e dell’ argento , gli uomini mi corteggiano ; ed allora io ardisco ben dire , a te , o mia borsa , sempre grazie infinite. Allorché io vengo tutta onusta del mio oro r quando peso il valore delle mie terre , gli uomini allora , pel mio danaro mi saluteranno , e cercheranno la mia compagnia . Allora tutti si affollano , i grandi r i malvagi e i buoni ; ed allora ripeto sempre , sì a te , o mia borsa , grazie infinite.. Ma mi è avvenuto una volta quel che sovente avvenne a molti altri, che il mio cavallo , la mia tavola , i miei greggi , e tutti i miei beni scomparvero. Fui a trovare i miei amici, e dissi loro il mio caso j ed essi mi dissero di partire come io era venuta; ah! allora, quando mi trovai lontana, seguitai a dir fra me stessa, a te r o mia borsa ! sempre grazie infinite. Questa romanza, lacuale è stata soven-