Ito COMPENDIO DELL A STOHlA ticolare il merito di Chaucer si ò eh’ ei fu il pi imo fra i poeti inglesi , il quale pare che avesse compreso chiaramente che, a desciivere poeticamente un ma-tifico quadro dellanatura, non conviene abbandonarsi alla pazza speranza di abbellii lo ; ma limitarsi soltanto a saperlo ben dipingeie. La natura vuol essere raccontala, c più che altri no’l pensi, il poeta, al pali del filosofo di Bacone , deve essere il suo ministro e il suo interpreta ( mini ster et interpres naturae ). In o-gni parte , in tutle le scene che presenta ai nostri sguardi, v hanno mille bellezze nascoste , che l’opera del poeta deve scovrire e mostrare in versi armoniosi. E ciò ha fatto Chaucer in tutte le sue poesie, e soprattutto in uno squarcio notabile per una grande semplicità e purezza di gusto, che fa parte del suo Lamento del Cavalier Nero (^). Il poeta descrive la impressione di un bel mattino di primavera. (1) The complaint of the Flack kniglit. The haevy complaint of a knight , for that he cannot win his ladies grace ( 11 tristo lamento d* un cavaliere , perchè non può ottenere la grazia ilella sua clama). E questa una epistola ite' scrittiva ed amorosa di 537 versi.