lo, perche voleuano combattere a cavallo con lanciafpada/t targa.Dilche Scand.alprimo inuitoji mejfe a combattere con lata tst cofi combattendo, fù a tradimento additato da l'init quijjirno Zampfa.'M.a non per queflo ifbigotito, anzj ajjicuf ratoft nella fua deflretfa et confidatofi in Dio riprefe piufòr ^a magior animo : (? quafi in vno injlante diede morte al li duoi foldati perJiannOnde per fi bella proua fù molto ho norato da tutti li circonjlanti. Venendo dipoi li Vngari a guerreggiare col Turcho:&" a dannegiare il flato di quello: Scand.ju mandato capitano con grande efferato contra l’ima peto loro>Et in tale impreja fiporto tanto acutamente : 0* con tanta prudentit che li Vngari fen^a punto combattere fi ne ritornarono indrieto. Haueua coflui tenuto & continua* mente teneua apprejfo di fe vna moltitudine de chrijliani fila tori delpadreiliqualiad ogni bora l’amaejìrauano dell} fide thrifliana receputa nel fetcrofanto battefimo, «y pero prouif de che li chrifliamjjìmi Vngari fen\a altramete venir alle ma ni fe ne ritornaffero mdrieto, Onde allhora fe ne ritorno fino & fàluo con tutto l’efercito in Andrinopoli doue fù molto carenato dalS.Turchoti? con affai doni fommamente hono rato Cerano dileguati Etpregaua Scand Scand.modejlamente li rifpondeua, chel domandaua filami ; te la fua bona gratia & di quella fola fi contentaua. Capitolo Secondo. li PO fio fine a quefti ragionamenti fù portata la nuoua, co •y me il S.luan patre di Scanderbeg erapaffato da queffa li Vita.Onde fubito il Signor Turcho ejpedite vnfuo capitane > chiamato Sebalia & con efmito lo mando in Albaniajlqutl }