gf,oueStad.ti pottfjèrpigliàre di nienti óttenerTinféto fio* Si cbeeofta ponto intrauéne perche li detti capitani erano ingf nioftfjm^et ridufferopreflo ¡¡.rumici nele mani di Scàd.et poi mollati prrfero il dattero. Etccfi Scan.prefìofi difcogfeì et prefe quelli di me^o/t amav^o dieci mila diloro,er prtfe il fi gitolo di Seremetbeg con dodiciturchi di conto ¡Uguali furono a lui prefentati dubitando di'effer vceift.Ma Scand. diclemetia pienofece a quelli ottima cieraféper vnaflorida,^ fruttifera gentilezza fùndau» ogni co fa ¡opra quel datiaro, ilquale quani tunque fuffe pieno di amaritudine pur con vifo d’allegrezza, fi tefubitoyenire tanti pefei fra filati, wfrefe hi, che auanzorxo « tutto Vefercito^ue fi efclamauag tutto Sca.ejfer apoflolo di colui che fitio la turba ludaica di cinque pani d’orbo, tff dua foli pefei. Dipoi f la liberatione del datiaro delfigliolo del EajJd, cr di quelli altri dodici Turchi quaranta vno mila dui tati fumo prefentati a Scand.fra oro er monete Turcbefcke.hl Ihora Sca nd feceftaritare fopra li tapeti ogni cofi}W con boc* ta da ridere diffenfiuaeon le mani fùe proprie quelli denari a tutto l'efmito,dando l’offerta a ciafcuno al contrario di quel4 lo}chefo il prete ne lefifie folenni. Dipoi laffo gir via in pace f’euritcr liberi li pregioneri, Et lui fino Gr filuocon gaudio di tutti ritorno al paefe fio* Capitolo. XXXir. HAuendo intefò il principe Turcbo tfpedi vn altro fio ta pitano feroce chiamato Ballaban baderà detto Aga, con quindeti mila turthi a tauallo, VT tre mila fónti a piedi, ilqual Uaban vene dalla detta citta Ocrida}ouer Aelcria, & mddo ^ultamente affaipretiofi prefenti a donare al S.Scanderbeg t" pigliare beneuolentia con quello acio fe fòrft per tafolui fatto prigione ¿he Standoli donajfe la vita tome di tio