vinti filamente rimafero morti. Ah fine della tyfja} tutta il botino fù prefentato al 5. Scarni, ilquilt benignamele ogni cofi>dijlribui altefoldati, rsT dipoi hc'entio li duo mila buon minia cauaUo vltimmtnte mandati a chiamare,&■ con li ab trifuoi foldati fene ritorno a detti confini. Nonperque» floilS.Turchoreflodi rifare & ingrojfdre molto più che prima l’efferato filo: CT di nuouo mando lAujìaphabeg Baf fa fopr adetto alli prefitti confim¡con tfprejfo comandamento, che non andafje fen^a altra nuoua commijjtone nelpaefe di Scand. M a che Ju per li detti confini flejfc a buona guardia thè Scandnonijcorejfe} & dejfe ilguafio al paefe Juocome Valtra volta haueua fitto. 1 Iche intefo Scandfict anchora tf I/o deliberatone di non fare altra moffaje li ’Turchi inpn* ma non cominciauano.it lepre fìaua a buona guardia con tut fili fiioi foldati fecondo T ordinefuo» Capitolo X» VEnne in tanto nuoua a Scad*che Lech ducaginofigli»* lo del S.Paulohauia occifo Lech Zacharia.i.dellacit ta chiamata il Dagnio, lacuale e in Albania prejfo al fiume Drino.Della cui morte Scand.affaifi dolfe perch’egli era fia to fempre amiciJftmo.Etfendo cofi mortofcn%a laffar di Jefi gitoli Scd.pretedeua d’hauer a fuccedere nelfiuo )ìato,dopo la morte de madama Boffitfua maire, rifletto a certi capitoli fitti fia loro.Ma non ojiante ¡¡fii,madama hoffàg me\o del rettore di Scutari capitolo co la 5Per il che Scàd. fòrte totnte ifdegnato fimejjc infierne tutto il fuo ejfirtito,tt ando ífinalm'éte ad affidiare il Dagnio ¿affato mete dimeno Mura n*contefidelísimo capitano fuoalla guardia deli confini Stremilahuommi dn cobattere♦ Intefo quefiojlrettore