iff fumo tonftretti bauer quella vittoria per l'honore diDio,et tommoio CT honort de noflri amici,cr nojlro anchora, & per ¿tanno & vergogna de noflri nemici* Nella mattina feguen* te Scand.con li fuoifaldati molto inmnimati andò a ritrovare li nemici drl Re fapradetto,!?ft affronto a combattere con queli li,per vedere provare a che modofi diportavano, ma loro fi fortoronovirilmente per buon Jpatio di tempo, ma alla fine fi cominci or no a tentare diforte che trenta morti,arv enti ne faro no prefi viui'Ma di quelli di Scandfiolamente quatro far iti fai rono,& cofi Scand.vittoriofo ritorno verfo Barletto♦ Neli la mattina de Valtro giorno feguente Scan,ritorno vnaltravol ta a ritrovare li fuoi nemici, kouendo intentione di combattere tutto quel giorno con la notte feguente.Et face tre fquadre del lafitagente,vna dellequalivolfegovernare lui fìejjò,l’altra dei ; teaMoififideliJfimo fuo capitano, l’altra dette ingoutrnoal conte Giurila fuo nipote valorofiffimo.Et con quelle fquadre ajfalto l’efferato nemico in tre bande. Si che per tutta quella giornata fu talmente combattuto jra loro,che alla fine l’ejfercii tonemicot’era Jlraccato. Allbora l’afluti/fimo conte lacoboft ingegno di rimediare, alla fata grane imminente rouina & vfci fuori dell’efprcito fuo,&forte gridando dijfe.Scàderbeg Uluflrffimo .piacciati ch’io pojfa venirficuro a parlare con la fu blimita tua,di cofi che ni'ète ti difjiiacerannotRifpofe Sca cbe’l | doueffe andarficuro fopra la fide fitta, Alihora il cótrlacobo re flicaua che li piacefje vfcir fiori dell’efarcito,come faria ancho ra luì,et ritirarfifra loro,acio nofijfro tufi daalcuno♦ A llho ra Scan*fen^afiufi alcuna vfcifiiori co alquatifioldati, fi rii duffe foloprefifa al cote lacobo,ma lui fiubito diffi.Scad* mio il parlar nofìro farà vnpoco lunghetto,pero v orrei cbe’lptaceffa 4 tua eccellenza che più fra noi per hoggi nofi ribatta, fcr fùffa fatto