tonimi dopo tal morte nondimeno pergratla di Dio, quel pél fe fi ha fmpre difefi,nonfen^a danno, 12 morte de turchi inntt mirabili- Allafine ejfi tiranno con ogni juaforza venne in Albé mjnpfina 12 tutti l i fiignori di qlla che non voljefùgire) furo no fatti morire}o menare ut mifiranda,i2 crudehjjima f truitu» Si chepreflo fibiugoquajì tutta quella prouincia d’Albania. Ma la attavittoricfi de S catari non temendoli longhft tir crudel affidi) del Turcho ti fece fimpre crudtlijjima re» fiHentia,con danno,morte,12 ignominia de fuoi fildati turchi* Alla fine la S-inclita di Venetia per componete pace col Tur* cho contento dargli quella citta jàluando l’hauere co le perfine fecondo ilpatto,i2 acordo fu prima fitto con Tauth Faffa del la Romania per l’ingegnoJuegliato del iirenuo, 12 magnifico Pietro angrlo t ilquale di comni'Jjione del clarij]-,mo capitano, generale damare Antonio Loredcmo andò come imballatore honoratamente aejjc Biffi Tauth che fi teneua ducagino,12 co mr^ofuo ottenne vn filuo conduto che la Signoria mandaffe 4 Cojlantinopolivn Imbafciatore per concludere la detta pace» Dopo quejìo ef]a llluflriflìma Sbando Z uan Dario fuo fiere» tano al gran turcho,& cóclufe la detta pace. In quel me^o tut ti lihabitatori dii catariJi rtduffiro tnVenetia,et dal eccelfo fi nato fimo ricettati tir remunerati ptr li fuoi fidelijjimi, 12 di* gnifjimi portamenti, Dopo queflo hTurehiprefino la cita Alef fio, do uè ricercorno con ddtgentia il corpo di Scand• ilqual ri* trouato quantur.qs viuo tanto temejfcro,1? al fuo nome con tati to odiojt contriftajjcro' Nondimeno cofi morto lo reueriuano, qttafi come da noi fino reueriti li finti canoni^athSiche cógran de deuotione l’Adorauano*ln vltimo affai felice, 12 beato pare *w qutUo,che poteua hautr qualche particola delle off fue ,te* Ftt9tettoméfontt relìquie ¿eguali in orofo argento ¡•¿«Hm/t