36 vigore, & impeto itdoffo di toro fi voli eremo,et prefìamente li vmceremo.LaqutUofd fe cofi jara, a Dio piacendo nelqualeio ¡pero,vi comando atutti fotto lamia difgratia, che debbiai* fe* yuir layittoriaper fino « quelmonte,o colle di Valcal, vfno» pu ùlira gihe no ho.aUm:dubto,che lafcieranno qualche fqna dra inqitdU valutando fe ptrcafo fitjfcro rotti,etety noi gli andammo feguitanda fino a ifiluogQ,che poi petefjcro da due io »¡[aitarnepèrderne^« quel modo di mixo;erjuprrarne a JuamQdOfperthf napAtnt:^^ litogo piu.attoal propofitc-di ordiìnr fmil infidie.yNelfetcndo di dopo queflo parlare di Stand.Ballaban con tutto Cefircito venne palefemente a ritro* uare il S.Scand.ilquaU fecondo Cordine[uo andò con lagente [uà f>refp> al detto monacello, Aìibora li turchi co impeto gran deafffltorno Scand.&r lui li lofeio vnpoco venire,dipoi volta dojì cótra quelli ordinatamente, li vrto adoffo con tanto impeto thè dopo cruda et horr'èda battagliagli cojlrinfc voltar e lefpal le róperfi, etfracafàrfi, fi che alla fine per la magior parte mor ti fono [iati trouati.Etfùfequitala vittoria[ino al luogo probi bito fopradttto,di paflàr più oltre. Ma liprenominati Moifè, Giunca,con Mufàchio de VAngelina,Gino MuJàchio}Giouan niprelato,Nicolo beri[io,Georgio cuccaGino mane floscia* feuno diquali erafuffiaetijjimo agouernare ogni gran numero de foldati,come più volte erano flati efferimtntati, fendo fòrte mente ftaldati,per Viraodio,che haueuano contri Ballaban C corra li altri turchi,non fi ricordorno,o fòrfi no eflimorno il Mandamento di Stand. Onde tranfeorfeno oltra quel luogojè l guido la vittoria, £r tagliando a pe%i li Turchi che fùgiuano | Ma[ua fncia,fìno al mezo della detta valle di Valcal. Allhora I hfquadra nemica}cbeflaua dentro nafeofla, feguedo la reuela ! t,0ne già fotta da l’ingegno Jùegliato di Scad.corfe infieme rat E 4