Vimbafciatorefippìiraa bocca quello che manco nel fcrluere* Dal campo noflroadi.jo.Mogio, 1461. Effe dita da Scand. U lettera foprajcrittaj’imbafciatorefi partì ¡y porto quella al gran Turchi. Dipoi per comadamento di quello in termine di gi ornilo,ritorno aScad. con vn altra lettera in queflo modo-Mabumethbeg amire fultan,imperator de tutte le parti del mó ¿0 da l’oriente a l’occid'etc-all’inclito Scàd.principe delli Epir roti dice molta filate, Ver Muflapha fcruo W imbafciator mio, CTji la lettera tua refp enfino ¡ho intefo quello tu [enti circa la face tiho domandata, 13 anchora quanto ti efcuft circa alcuni di miei capitolUEt qualmente tu fei contento farmi buona pace folamtntt con l’ultimo.lmperoj) dimostrarti quanto ti amo,iS guataJìima io facia del fatto tuo.voglio deludere pace sfatta a tuo mtidoii*Zugno>i46i> Capitolo* XXIX. S Undo talmente fatta}vr publicata £tuttolapace tra Scan> &il S'Turchofinclitìjjima S'dtVenetia col fuo eccelfo co fglio dejinatoripregadi al tempo del duce di quella fcrenfft* no Criftophoro mauro,mandoin Albaniavn proueditore fai fientiffmofiabriel Treuifino accio fùffe con Scan~W prouaft fe con perfuajioni di farli romper la pace col Turcho, ilquat le tra in ajfrra guerra con quella* Nondimeno Scand* rimafe