■* l quel loco dotte [otto Croia li turchi flauarlo «campati^ ordii no. a ejJbN ¡colombe per niente fi partijfa de li fino a tanto, che non li face un fegno de certi colpi di bobar della,come fu pitto< In quel mtzo Scadendo per la banda di fiopra co l’altra par te delfino tfìrcito et prefa U cima del monte CruwoadiJ'petto de Ih nemici et fi preparaua a dar auifa col capitano Nicolo ani te detto. Ma Ballaban auifàto di fimil cofitcorfie Jùbito fiotto C roia}et |Ila domando a patti promettendoli doni digranpre tio da parte del principe Turcho ,gche credeuaper quella via attenere vittoria^cmegh era flato dato intendere, et per quel Jo bauea (fiottatogià l'efercitofuo,dicendoli che habuta la citta Croia,intrauanoJubito dentroniente flimauano Scand.vet riffe pur fi fitpejfi,b\a fieper cafo no l'ottenefifiro, ne in quelli intrare potejficro,che fi partirannofiubitamente, perche temetti la morte de tutti loro>Mentre che Ballaban ccjìafipettaua rifili fla certi foldati di Croia vfici fuori della porta £ venir a fcart mudare con quelli turchi-hllhorafu riempito difdegno,ts fu rare,per ejjcr dcfperato dela vittoria,Et con lifiuoi Turchi,dri la lanty,etcorfie contra quelli con impetograndetma loro jf ridujfiro dìtro la cittafiubitamente, Siche alcuno nocwetopt tiro.àilhora Giorgio ale fi Albanefe dilfiro vnofikiopo,et gii ft nella gola di Ballaban, (? dette fine alla fua rabida cura di voler più far mal ojfitio al iignor Scand.ilqual Ballaban,out^ ro ilfuo corpo no cufico giù del caualIo,ma flette fitldo corrèdo fino al [no padiglióe.Queflo conoficiuto da tutti li turchi,et chi giafipeuano ejfir flatoprefao il note Cruino, fiubito fi mojfiro da tutta l’imprefit,t? co gran fùria,*? paura fi ridulficro nelli tampagna detta tyranna. In quel mefo Scand.non ritrouandt tonchi combatt(re}dificefie fu bit o da quel monte & andò conti mando fimo « Croia^oueJubito face fondure tanta farina^