Fornita quefìaoratione Scarni. fi volt overfo lijùoifaldati, (he lacrimando orauano infierne con lui) tyg confitar li diffc. Carijfimi miei non temiate cofa del modo anijfiate di bono ani mo, gche Dio mai abandona ¡quelli che fp erano in lui,et fa ogni (ofa per il meglio dell’aia cr delli corpi defuoifidelù Per tari to ringratiamo lafua maiejìadomane andaremo a ritrouart li turchi nemici noflri}con Ugnali firemoalle mani,©■ li trattai remo al (olito nojìro« Tre bore aitanti il chiaro giorno S (ad. (auaUo con dodeci mila hominifra cauaheri et fanti a piedi, et giunfeprejfo alla citta Ochrìda antedetta¡et parlo a tutto l’efcr cito ¡et dijJe.Hoggi è la vigilia dell’Ajfuntione della regina de deli Maria Vergine,£ reuerentia de laquale et per il precetto della chiefa fanta ognifidel chrifliano ieiuna}o almeno fa vita quadragtfimle.Maiofempre foglio ieiunare. Et per qttejìo in fide¡(? confidentia/he ho in quella voglto¡a haldeta prometí terui, che domane a hora di pranfo harete tanta abondantia di pefce buono quanto mai habíate vijiopiù altre volte • Dunque fiate auert'éti¡(bel datiaro diqueflo luogo è homo molto ricco, pot ente.gagliardo ¡animofo valente ¡che fera il primo,che co tra noi venga.it pero ojferuate co diligentia di dargli luogo/t per niente ferirlo,ne farli alcun male ma viuo & jano pr 'edert losche dopo la noflra vittoriajaqud fpero bar emo pergrai tia di Maria regina de cieli¡har emo ducati affai da ejfo Datiaro Cr* anchora tátopefce¡qmto bifignera} fiche (late di bona voi ha. Detto quejio Scad.chiamo Peich emanueli/t Pietro hn# gelo fratello de l’arciuefcouo Paulo/t quelli cójlituifuoi capi* tani fopra cinque cèto elettiffimi caualieri ordimdolt}che douef fero andar in fretta fitto la citta Aelcria j> prouocare li turchi t venirli adojfi* Et quando vewjfero, che h voltafjcro le ¡patii fingendo jùgire da quelli}cr coji andarli tirado fino aquel lue