ai Scutari duifo U S>diVenetia <& per commijjtone di quel* la nieffe infime affai faldati Italiani, eh’erano in Scutari, ©* infiniti altri nlbenefi, facendo capitano di quell’effexcito il valorofi Daniel di Sebenico Voiuoda di ScutarùBt cofi mef fi in ordine n andarono ad affrontare il S*Scanderbeg,ilqu<i lefubito,Jàputo queflo pajjò col fuo ejfrcito il fiume Drmo per andare cantra l’ejfercito Venetiano^ in quel mezp par
lo	alti fuoi faldati in queflaferma. Carijfmi miei. Se glie vero ebe a nijfiinofi facci ingiuria chi vfa le fue ragioni ceri tamenteper ualermi delle mie ragioni, et$ bautr affidino il Dagnio,&prefo il deflretto di quello,non credo batter fatto ingiuria alcuna ala S'di Venetia.Anzj io più prefio farei l'ifl giuriato.Senon che in parte voglio bauerlaper ef(ufàta}cofi dfrando le falfe infbrmationì date in afferma della parte auer fì,cbe certamente io non mipojfopersuaderebbe fendo quel lagiufla,&‘ cbrif{ianiffma,& conofeendo V affezione, e? fi de quale io le portaua,ella bauejfe già mai in alcun modo cat fitulato in miopreiudicio, fe ella baueffe prima intefa le mie ragioni^ ondimenohauédo di già contradi noi ordinatoti fio efercito e fòrza boggi cÓbattere contra lichriflianirilcht veramente fi) contra mia voglia pure per quefla volta vi dii to chefiate più che mai accorti a menar le mani bauendo a fa re con altri huomini che co li turchi.E ben vero chef fi come fjperoin Dio)no dubito che non li habiamo a vincert.lmpero vi cornandole qua do li baremo rotti, neffmopiu di lorofi etmani,mapiù tofìefi fidano tutti pregioni ricacciadoli con Ia mano vittoriofit finofitto Scutari. Finite quefle parole Scad.grido ad alta voce,che lo feguiftro,tff co tutto Ve faci to fi ajfróto co li Venetianijtra liijli fu fatta crudel battaglia, pure Scdd<a11afine ruppe quell’efercito,<&fin fatto Scuiarili