342 passò anche la collezione Gregorutti di Paperiano, presso Fiumi-cello (meno le collezioni numismatiche vendute al negoziante Lu-kesitz di Graz), e cosi pure sul museo provinciale di Gorizia fondato nel 1801, sulla collezione del barone Ritter, sul tesoro del duomo, pur di Gorizia, e su quello del duomo di Grado. (M.) 1081. Abseits der Heerstrasse, von Julius Mucha. (In Rundschau f'iir Geoyraphfe and Statistik, del prof. F. Umlauf, Voi. xvi. pag. 54 e segg.) — Wien, Hartleben, 1893: pp. 10. 8°. con cinque illustrazioni. (M. P. G.J Il Mucha ricorda e descrive, con la scorta della Guido edita fin dal 1884 (V. n. 953), i più importanti oggetti raccolti nel Museo aquileiese, non sempre però mantenendo quella scrupolosa precisione che è necessaria in simili lavori. (M.) io8ìì. Drei ròniische Stadie, Aqutleia, Polo, Solona, von Robert von Schneider. (In Kunstyesrhichtìiche ('harakterbiìder a os Oesterreich- Unyam un ter Mitwirkung von Moris Hoernes, Robert Ritter von Schneider etc. ; pag. 10 e segg.)— Wien, Prag, Leipzig, 1893; pp. xiv-400, estr. pp. 32, 8° gr., con due illustrazioni per Aquileia. (M. P. G.) L’autore, che è professore all*Università di Vienna e custode del Museo imperiale, accennate brevemente le tristi condizioni che regnavano nella parte settentrionale dell'Adriatico causa il dominio dei pirati, parla della fondazione di Aquileia, quale città di fortezza e del suo sviluppo quale città commerciale ed emporio per le provincie limitrofe. Passando alla topografia, parla del rito antico italico del cardo e del decutnanus, e si duole che tante devastazioni rendano difficile lo studio degli edificii di Aquileia, che per certo avranno servito di modello alle città limitrofe. D’accordo col prof. Maionica (V. n. 1125) egli ammette per la ricca Aquileia indizi di uno stile proprio e quasi barocco che si rivela nel basso-rilievo mitriaco, di cui si dà il disegno. E, come a Venezia, anche in Aquileia fioriva l’industria artistica che sapeva allestire tutti quegli oggetti di lusso, vetri, gemme, oggetti d’ambra e cristallo, che erano articoli di ricchissima esportazione. (M.) 1083, La Torre detì’Ai'ena d‘Aquileia, di F. C. Carreri (Nozze [di Spilimbergo-Scarpa]) — Venezia, già Cordella, 1893]; pp. 1, fol. a due colonne. (R. O-B.J