137 1495. Un artista friulano patriota, morto a Parigi nel 1860, ricordo popolare di Antonio Picco. (In La Patria del Friuli, 3 e 4 agosto 1888, n. 184 e 185) — Udine, «Patria del Friuli», 1888; col. 3, fol. (S. A. F.) Piena di particolari interessanti è questa biografia di Antonio Fantini, nato in Udine nel 1813. Fu soldato, pittore, intendente di cose antiche, e parecchie volte sofferse prigionia pel peccato di patriottismo, o per imprudenza. Spirito irrequieto, dopo la guerra del 1859 abbandonò definitivamente il Friuli, ma poco dopo giunto a Parigi presso una sorella, vi lasciò la vita. V. anche in Friuli, 31 maggio 1888, n. 129, in cui C. Fornera ne parla a proposito del dott. Pietro Cernazai. 1490. Corrispondenza epistolare tra Leopoldo I imperato're con il P. Marco d’Amano cappuccino, dai manoscritti originali tratta e publicata da Onno Klopp. (In occasione del giubileo sacerdotale di S. S. Leone XIII) —■ Graz, ed. Styria, tip. Università, pp. xviii-328, fol. (C. R. V.) Alla biografia completa del P. Marco d’Aviano (V. n. 822, 900) assai conferiscono queste lettere che vanno dall’8 settembre 1680 al 14 aprile 1699. La 39a è datata da Udine nel 1683, quando, compita la sua predicazione, si avviava a Padova. La edizione condotta con lusso di carta, di caratteri, di fregi è preceduta da un ritratto del padre Marco. — Scrisse di questo lavoro C. Magno, nella Rivista stoica italiana, Anno vu, 1890, fase, i, pag. 91-95, e la sua recensione fu riprodotta quasi per intiero dalla Scintilla, 17, 24 maggio 1891, n. 20, 21. Aggiungo, come curiosità, gli articoli di Venanzio Savi, nella Scintilla, 5 settembre 1890, n. 40 e 31 maggio 1891, n. 22, sulla causa di beatificazione del Padre Marco d’Aviano. 1497. Un ignoto poeta popolare friulano, di Vincenzo Joppi. (In Pagine friulane, Anno i, n. 2, pag. 23 e seg.) — Udine. «Patria del Friuli», 1888; col. 3, 4°. (R. O-B.) Si tratta di un Fiorendo Mariuzza e anche di suo fratello Secondo, contadini e insieme poeti vernacoli friulani, nati in Cam-poformido nel 1766 da Giangiuseppe e da Lucia Bernardinis. Essi si istruirono da soli e specialmente il primo lasciò poesie di valore, e, pur non ¡smettendo il suo mestiere di contadino-ciabattino, era