IV glier le quali provedono le Pagine friulane, riputato periodico mensile. In oltre non si è data notizia di taluni lavori editi, ma non per anco condotti a termine, come sarebbe, fra altri, la paziente compilazione, su l’origine e le vicende dei castelli friulani, a cui attende da parecchi anni il maestro Alfredo Lazzarini. Per la parte storica, malgrado le ripetute sollecitazioni, una sola lacuna non fu possibile questa volta colmare del tutto, cioè quella che riguarda gli scritti in lingua slava o slovena, aumentati dimolto nel decennio; ma quando si pensi che nella massima parte di essi sono con grande disinvoltura, per non dir peggio, misconosciute le ragioni eterne della storia, dell’etnografia, della geografia, non può il lettore dolersi gran fatto dell’ involontaria omissione. In compenso, questo terzo volume si arricchisce di un materiale abbondante per Gorizia ed Aquileia, di che l’autore deve speciali ringraziamenti all’illustre prof. Enrico Maionica, che, non contento di aiutarlo validamente nelle ricerche, dettò di suo alcuni articoli contrassegnati con la lettera (M.). Non meno calde espressioni di riconoscenza si abbia il dott. cav. Vincenzo Joppi, il cui nome è un elogio, e gli altri egregi friulani, dal 'rimavo alla Livenza, che agevolarono l'autore nell’opera faticosa. La quale fu condotta, anche per questo volume, con lo stesso metodo usato nei precedenti, e gli scritti, per ciascun anno del decennio, furono disposti secondo il criterio indicato nella prefazione al 1° Voi. pag. vii. Solo