18 1314. Dell’origine degli Sloveni nel Friuli, di D. Giovanni Trinko. (In Pro Slavia, numero unico compilato dal prof. Silvio Refatti in sussidio contro il nubifragio 8 luglio 1886 nella valle dell’Erbezzo, distretto di San Pietro al Natisone) — Cividale, Fulvio, 1886; col. 3, fol. (C. L. M.) Scesero forse gli Sloveni nel nostro Friuli alla fine del secolo v; ma certo nel 610, congiunti agli Avari; s’impadronirono di Cividale, poi da soli intorno al 720, comparvero a Lauri ano (forse Lavariano) e furono disfatti dal duca longobardo Pemmone. Ciò non ostante poterono via via facilmente essere accolti come coloni, nella pianura fra Cormor e Tagliamento, avendo il loro nucleo intorno a Belgrado. Questi perdettero ben presto la loro nazionalità, e solo la loro orma rimase stampata nel nome di certi luoghi ; mentre gli Sloveni stabilitisi nel Friuli orientale e lungo il confine montuoso del nostro regno, tra Cividale e Resia, serbarono e serbano il carattere e la lingua dei loro padri. — Sul numero unico Pro Slavia, V. articolo nel Corriere di Gorizia, 17 agosto 1886, n. 98. ìsis. P. Gaetano Sturolo. — Slavi confinanti, capitolo publi-cato da Carlo Podrecca. (Nozze Sirch-Mulloni) — Cividale, Fulvio, 1886; pp. 11, 8°. (B. C. U.) Il capitolo, tratto dalle famose memorie manoscritte del padre Sturolo cividalese (sec. xviii), dopo aver toccato in generale degli Slavi, distingue in tre classi quelli venuti a stanza in Friuli. Si colloca nella prima la porzione a settentrione di Cividale « la cui capitale, per così dire, è la villa fu castello di Nimis » ; nella seconda gli abitanti a levante di Cividale « parte imperiale sotto Plezzo e Tolmino, e parte veneta sotto questa città », e questi ultimi « hanno cento e più ville grandi e picciole ai due canali di S. Pietro e di S. Leonardo. La terza comprende i Quaiani, o abitanti del Coio (Coglio) * dal castello di Melso sopra Albana, e passando sopra Cormons, vanno a terminare sopra Lucinis e Gorizia.... gran parte è austriaca e la veneta ha per parrocchiale Prepotto ». Delle due prime classi specialmente lo Sturolo descrive i costumi, il carattere, le occupazioni e i mezzi di sussistenza.