95 Nell’atto di onorare Caterina Percoto, l’autore crede doveroso evocare la buona imagine paterna del prete don Pietro Comelli di S. Lorenzo di Soleschiano, che primo educolla al gusto semplice insieme e squisito che le diede celebrità, e strappolle, per darlo alle stampe, il primo racconto, lis Cidulis, che fu una vera rivelazione pel mondo letterario. — L’articolo è ripetuto in La Provincia dell’ Istria, Anno xxi, n. 17, pag. 1312, e in appendice al Forum-julii, 17 settembre 1887, n. 38. 1390. Caterina Pei'coto, scritto di Jota. (In appendice al Cittadino italiano, 1° settembre 1887, n. 192 [rectius 193]) — Udine, Patronato, 1887 ; col. 6, 8°. (B. C. U.) È una biografia che può consultarsi con utilità, sebbene con discrezione, contenendo alcuni particolari intimi d’importanza. Vi si parla di don Pietro Spiz, cappellano di Soleschiano, morto nel 1871, del quale si leggono postille in taluni manoscritti della Percoto. Il fido, semplice e pur acuto don Pietro correggeva anche gli stamponi delle novelle di Caterina. 1397. Ancora di Caterina Percoto, articolo di Arcolani. (Nel Corriere di Gorizia, 20 agosto 1887, n. 100) — Gorizia, Paternali, 1887; col. 2, fol. (C. L. M.) Alle onoranze tributate in morte a Caterina Percoto, a qualche frammento intimo della sua biografia, conferisce anche questo affettuoso articolo, in cui, fra altro, si dà ragione della simiglianza che il Tommaseo ebbe a scorgere tra la Percoto e la Sand, riposta nel vivo senso artistico della natura e della vita paesana cbe rese grandi le due scrittrici. Un altro punto di paragone istituisce Arcolani tra la Percoto e la celebre novelliera tedesca Marlitt. 1398. Un quaresimalista slavo, lettera del conte Girolamo Asquini a mons. conte Michele della Torre. (In Giornale di Udine, 2 marzo 1887, n. 52) — Udine, Doretti, 1887; col. 2, fol. (R. 0-B.) È in data di Parma, 8 aprile 1836, nella cui università l’Asquini professava lingue celtiche e archeologia. Vi si parla di un ab. prof. Antonio Podrecca di S. Pietro sopra Cividale, considerato « massimo fra i sacri oratori della nostra Italia ».