99 gruaro nel 1504. — Come andasse l’affare della vendita del quadro risulta minutamente da una lunga relazione dello stesso Bertolini in Arte e Storia, Anno xiu, 10 settembre 1894, n. 18, pag. 173 e segg., col. 6, fol., in cui si riassumono altresì i documenti predetti. I quali s’erano compendiati anche in un numero precedente dello stesso periodico, Anno xi, 25 giugno 1892, n. 14, pag. 107, per dimostrare erroneo che si facesse cadere per l’anno appresso il centenario della nascita del grande pittore Cima da Conegliano. 140«. Di due crocette del museo di Bologna e di altre simili trovate nell'Italia superiore e centrale, contributo all’archeologia ed alla storia dell’oreficeria nell’alto medioevo, di Paolo Orsi. (In Atti e Memorie della li. Deputazione di storia patria per le provincie di Romagna, Terza Serie, Voi. v, fase, in e iv, pag. 333 e segg.) — Bologna, Fava e Garagnani, 1887 ; pp. 82, 8°. (D. V. S. P.) Nel discorrere delle croci che, secondo l’autore, sarebbero una specialità dell’arte longobarda, l’Orsi ne studia la distribuzione nei varii ducati e si ferma anzi tutto a quelle del Friuli (pag. 337-344), e parla naturalmente della tomba così detta di Gisulfo, dove si rinvenne il più bello e ricco esemplare di una di queste croci. In tutto sono ben 17 le croci di Cividale, da che si deduce che fossero longobarde anche le tombe da cui provennero. Altre due croci, ora nel museo di Udine, furono trovate a Buia, distretto di Gemona. Anche a pag. 402 ed altrove vi hanno accenni interessanti l’archeologia e i costumi dei longobardi nel ducato del Friuli. 1407. La preesposizione vaticana nell'Arcidiocesi di Udine, appunti di F[erdinando] B[lasich1.— Udine, Patronato, 1887 ; pp. 24, 16° picc. (R. O-B.J Gli oggetti che il Friuli avrebbe mandato a Roma pel giubileo sacerdotale di Leone furono esposti nella sala dei ritratti del palazzo arcivescovile di Udine, ed ebbero pregio veramente artistico alcuni splendidi lavori donneschi, ad uso di chiesa. — Su questo argomento scrive anche A. Picco in Patria del Friuli, 5 novembre 1887, n. 264, e vi ritorna su nell’8 novembre, n. 266, encomiando, fra altro, la campana artistica della ditta G. B. Poli e figlio. 1408. Illustrazione dei lavori d’arte antichi e moderni eseguiti nella chiesa della B. V. delle Grazie e nell’attiguo convento