238 1751. Note storiche, contributo all’Illustrazione di dividale, di Giovanni Gortani. (In appendice al Forumjulii, 5 settembre 1891, n. 16) — Cividale, Fulvio, 1891, col. 4, 8°. (T. F. C.) Note preziose che rivelano la molta dottrina del loro autore. 11 quale, da uomo saggio, pone dubbi intorno alle origini e non li risolve, e trae dalle* lapidi l’importanza della colonia nell’età romana, e nota come il nome Friuli siasi diffuso alla pianura intorno alla metà del secolo vm, e sia stato proprio di Cividale, come appare dalle due lapidi ripescate nel Natisone nel 1840. Dice poi dei patriarchi, della moneta che forse è stata battuta a Sof-fumbergo, villa del patriarca Bertrando, e come da Cividale venissero in varie epoche quattro gastaldi della Carnia e quattro prepositi di S. Pietro, e taluni piovani di Illegio, di Invillino, di Socchieve. Alcuni oggetti scavati a Zuglio furono nel 1820 trasportati a Cividale. 17.~‘J. I Longobardi fautori della civiltà, contributo Illustrazione di Cividale, di Luigi Cossio. (In appendice al Forumjulii, 29 agosto 1891, n. 15) — Cividale, Fulvio, 1891 ; col. 7, 8°.(T.F. C.) Prendendo in esamfi i monumenti cividalesi che risalgono all’epoca longobarda, l’autore dà sufficiente ragione alla proposizione contenuta nel titolo di questo lavoruccio. 17£53. Contributo all' Illustrazione di Cividale, di Pier Sil-vbrio Leicht. (In Forumjulii, 22 agosto 1891, n. 14) — Cividale, Fulvio, 1891; col. 2, fol. (T. F. C.) Vorrebbe il giovane autore che si approfondissero alcuni puuti intorno a Cividale, cioè alla storia della famosa dieta del 1232, ben degna di essere accolta in una città ampliata dal patriarca Bertoldo fin dal 1220. Ancora dovrebbesi ristudiare la questione della zecca di Cividale, e ricordare i fasti delle tre famiglie Zuc-cola, Portis e Boiani. 1754. Pel Corpo Nobile della Città di Cividale, transazione edita dall’avv. C. Podrecca. (Iu appendice al Forumjulii, 26 settembre 1891, n. 19) — Cividale, Fulvio, 1891 ; col. 3, 8°. (T. F. C.) La transazione, in data 24 feltraio 1770, approvata l’anno appresso da una Ducale, ammetteva la purgata Nobiltà di coloro che sedevano nel Consiglio di Cividale, e li rendeva capaci essi e