435 nei particolari della vita nobile e operosa di Dario Bertolini, e ilice delle sue relazioni personali coi più illustri archeologi dei tempi nostri, quali il de Rossi, il padre Garrucci e Teodoro Mommsen. Lo colse la morte mentre stava raccogliendo la copia di tutte le iscrizioni monumentali sacre od altre che si trovano sparse nelle numerose chiese della diocesi concordiese, proponendosi di illustrarle. ;ìì301. L’avv. Bario Bertolini, commemorazione di Venanzio Savi. (Nella Scintilla, 4 febraio 1894, n. 5) — Venezia, ex Cordella, 1894: col. 2, fol. (A. V. V.) Delle qualità dell’uomo modesto e buono, dei meriti dell’insigne archeologo qui discorre il Savi con qualche abbondanza, come glielo consigliavano la stima e la lunga consuetudine. aao3. Tornasi no de Cer chiari, poeta cividalese del Duecento, cenno del prof. Giusto Grion. (In appendice al Friuli, da 30 novembre a 20 dicembre 1X!)3, n. 285 a 300) — Udine, Rar-dusco, 1894; estr., pp. liti, 16°. (B. C. U.) L'autore e il poema studiato altre volte dal Grion (V. Valen-tinelli, n. 1218 e mia Bibliografia, n. 231) sono qui ripresi in esame, portandovi, mercè nuove ricerche di Vincenzo .loppi, largo contributo alla storia della famiglia cividalese di Tomasino (V. n. 214, 294), il quale avrebbe avuto a genitori Bernardo, miles de Forojulii, ed Agnese, e a sorelle Adelaide e Matilde. La famiglia si spense con la morte di Tomasino, già avvenuta nel maggio 1238, mentre la sorella Matilde s’era accasata nella famiglia Zuccola, posseditrice di un castello sopra un colle a ridosso del villaggio di Rubignacco presso Cividale, castello rovinato a due riprese dai Cividalesi nel 1366 e nel 1441 e ora ridotto a pochi ruderi. Una dottissima discussione imprende poi il Grion sul nome dei Cerchiari e sulla derivazione della famiglia, che diede nome a un podere presso Cividale e forse lo ricevette dai famosi Cerchi, mercatanti toscani, benché non insista su quest’ultima ipotesi. Soltanto spiega che Tomasino scrisse il suo lungo poema in tedesco, come colui che visse alla corte d'Aquileia, in un tempo che quasi tutti i patriarchi appartenevano a stirpe germanica, e mentre fiorivano il grande poeta lirico tedesco Gualtieri von der Vogelweide, ed il didascalico Fridank (V. n. 231). A questi tutti sovrastò il Cerchiari per erudizione, attinta in parte alle scuole e agli uomini fiorenti in Friuli