crebbe il numero delle fonti a cui attinse la Bibliografia, chè alle 27 dei due primi volumi se ne aggiunsero altre 12 pel III0. Meritano fra queste esser citate, come più importanti, la R. Deputazione Veneta di storia patria, l’Ateneo Veneto, la Collezione Maionica di Gorizia e la Biblioteca comunale di Gemona, mentre, fra le già riferite, diedero un bel contributo anche all’ ultimo volume ben nove raccolte, fra publiche e private, sì del Friuli occidentale e orientale, che di fuori. Ed ora, senza riprodurre, come si fece pei due primi volumi, la tabella delle fonti, che domanderebbe, per accoglierle tutte con precisione, un foglio separato, e non avrebbe un notevole valore statistico, basti indicare, in via sommaria, quale contributo rispettivo traesse la Bibliografia dalle 39 fonti che diedero la materia ai 2353 numeri dei tre volumi. La raccolta dell’autore (R. O-B.) entra per numeri 980. La Biblioteca comunale di Udine (B. C. U.) per 624. Quella della Società Alpina Friulana (S. A. F.J per 153. La raccolta dei fratelli Joppi (R. J. U.) per 128. La collezione Lonzar in Monfalcone (C. L. M.) per 61. L’Ateneo Veneto di Venezia (A. V. V.) per 43. La R. Deputazione Veneta di storia patria (D. V. S. P.) e la raccolta Degani di Por-togruaro (R. D. P.), ciascuna, per 40. La tipografia Fulvio di Cividale (T. F. C.) per 39. La Biblioteca civica di Trieste (B. C. T.J per 38. I>a Biblioteca Marciana di Venezia (B. M. V.) per 28. Il Museo provinciale di Gorizia (M. P. G.J