319 carico dell’Accademia udinese di scienze e lettere, il xxvii dicembre mdccoxcii, primo centenario della nascita del poeta friulano. — Trieste, Morterra, 1892; pp. 68, 16°, con ritratto dello Zorutti. (C. L. M.) Raccolti e ordinati con vera genialità tutti gli elementi della vita del poeta, il chiaro letterato che si nasconde sotto un noto pseudonimo, trae anche dalla poesia dello Zorutti qualche indicazione biografica, e tocca di minuti particolari sfuggiti ad altri biografi, e della fine inavvertita del poeta, riscattata con giusta larghezza nelle solenni onoranze centenarie. La commemorazione è condotta con vero apprezzamento delle bellezze artistiche e delle parti manchevoli, sparse anch’esse di gemme, come volevano le spontanee ispirazioni del poeta. Il sentimento, che era in lui, seppe fargli scoprire e rivelare la poesia delle cose, l’acutezza dell’osservazione gli permise di ritrarre con grande verità le figure e i costumi dei suoi compatrioti, specialmente artigiani e contadini. Il discorso si completa con lo stemma dei Zorutti e con facsimile autografico, con notizie sulla famiglia del poeta, relazioni del centenario, tratte dai giornali, e finalmente con una scelta di sei poesie edite (pag. 47-68). — Di questa commemorazione scrisse poco favorevolmente il Forumjulii, 31 dicembre 1892, n. 33. 1037. Pietro Zorutti, noterelle biografiche di Domenico Dei-Bianco. (In Numero unico pel primo centenario dalla nascita di Pietro Zorutti, 27 dicembre 1892, pag. 2 e segg.) — Udine, ed. Pagine friulane, tip. Del Bianco, 1892; col. 18, 4°. (lì. C. U.) Sotto il modesto titolo si cela un proprio lavoro d’arte, vero, affettuoso, ispirato, che cerca gli elementi della vita del poeta, più che nelle date, note per altre pubblicazioni (V. n. 614), nei versi stessi opportunamente citati per rendere più completo il quadro compendioso, di questa che può chiamarsi una autobiografia. Oltre che del poeta, tocca il Del Bianco della moglie Lucia e della soave, intelligente sorella Carolina. Infarcisce poi lo scritto di cento aneddoti sul Zorutti, alcuni anche poco conosciuti, e autenticati, la maggior parte, dai versi del poeta, e riesce a ritrarne intiero il carattere, non celandone le debolezze e nemmeno nessuno degli aspetti buoni sotto i quali si rivelava. Fra questi va notato, se non l’ardente patriottismo, l’amore pacato che il Zorutti nutriva verso la patria dimostrato da molti passaggi citati e il suo aborrimento