334 Leggesi qui, in data 25 settembre 1419, una lettera dell’esule Marsilio da Carrara al Consiglio di Udine, con cui invoca l’amicizia ili quella città pel riaquisto della signoria di Padova. La lettera fu comunicata al Cogo dal Lazzarini. Ancora è detto come nel 1411 tutto il Friuli, meno Sacile e Brugnera, cadesse in mano di Sigismondo re dei Romani, il quale, secondo una comunicazione del Carreri, premiò Venceslao di Spilimbergo suo fedele e lo investi dei beni appartenenti a Tristano e Francescutto di Savorgnano partigiani di Venezia (pag. 302-303). Anche il testo latino delle istruzioni date dalla republica al suo valoroso capitano generale Carlo Malatesta, in data 10 maggio 1412, interessa la storia delle fazioni, allora ardentissime in Friuli, fra le quali doveva il Malatesta comportarsi, più che da capitano, da uomo politico. Un carme latino contro l turchi dopo la prima incursione nel Friuli (1472), publicato e illustrato da Antonio Me-din. (In Nuoro Archivio Veneto, Tomo v, pag. 453 e segg.) — Venezia, Visentini, 1893; pp. 13, 8°. (R. O-Iì.) Appartiene il carme ad Antonio padovano, frate dell’ordine degli Eremitani. 11 Medin, osservandone la data del 28 febraio 1473, ne deduce acutamente l’occasione, e coglie il destro per narrare la nota scorreria turchesca in Friuli nel 1172, illustrandola con un notevole brano inedito della cronaca di don Basilio Percichi, abate cassinese, che si conserva nell’ Universitaria di Padova, e, insieme a quella del 1477, con alcuni passaggi della cronaca di Manfredo Ripeta, publicata nel 18S7 (V. n. 1304). — Lungamente si occupano del lavoro del Medin le Pax/ine friulane, Anno vi, n. (5, copertina, e la Nuora Antologia ne parla nel fascicolo 1°, ottobre 1893, pag. 552-3. 1006. Zatnbarlans e Struarìrs, di Pàpiliunculus. (Nella Scintilla, rivista letteraria settimanale, Anno vii, 11, 18, 25 giugno e 9 luglio 1893, n. 24-26, 28) — Venezia, ex Cordella, 1893; col. 10. fol. (li. C. U.) Brano di storia, che togliendo in esame le condizioni del Friuli prima della sua dedizione alla republica, ribadisce le idee dello Zaini intorno alla importanza dei possedimenti tedeschi che non vennero a menomarsi che assai lentamente. Si accenna ai tentativi tatti in seguito dal popolo a Valvasone, pacificamente, e a Spilim-