380 colari, letta dal prof. A. Keller nell’adunanza 4 agosto 1895 dell’istituto Veneto e inserita in quegli Atti, Serie vii. Tomo vii, 1895-96, pag. 570-652. 3072. Lorenzo Grottanelli. — Fra Geremia ila Udine e le sue relazioni con la corte del granduca Francesco de’ Medici. (In Rassegna Nazionale, Anno xv, Voi lxxii, pag. 3 e segg., 185 e segg., 577 e segg.) — Firenze, Celimi, 1893; pp. 132, 8". (R. J. U.J Fra Geremia da Udine, padre maestro dell’ordine francescano, e poi provinciale con dimora in S. Croce in Firenze, appartenne alla famiglia Buchi o Bucchi o Bucchia di Udine e fu tristamente famoso, per i vizi propri e per la parte che ebbe come cortigiano, piaggiatore e consigliere del cardinale Ferdinando de’ Medici in Roma e della coppia granducale in Firenze, anche prima che Bianca Cappello, sua padrona, diventasse la moglie del granduca Francesco. Ebbe fra Geremia ambasciate importanti, ma anche processi vergognosi, il che non gli impedi di essere ricercato quaresimalista e teologo di qualche nome. Non si conosce con precisione l’anno della nascita; mori a Ronciglione il 14 novembre 1587. — Attilio Centelli scrisse di quest’operetta in Nuovo Archivio Veneto, Tomo vii, 181)4, pag. 171-180. 307;*. Sulle orme di Carlo Goldoni, di Giuseppe Marcotti. (In Illustrazione Italiana, Anno xx, 1° seni., n. 24 pag. 387 e segg.) — Milano, Treves, 1893; col. 9, fol. (R. 0-B.) 11 Marcotti accompagna Carlo Goldoni diciannovenne nella sua dimora quadrimestrale a Vipacco, presso i conti Lantieri, che risiedevano a Gorizia. Di questa città tocca affatto per incidenza. In essa il Goldoni dovette trovarsi nel 22 novembre 1726, a recitarvi un idillio a lui commesso per l’onomastico della contessa Cecilia di Rabatta, il quale, con altra ode in onore del Lantieri, si conserva nel museo civico di Venezia. — Ne parla il Corriere di Gorizia, 29 giugno 1893, n. 77. 3074. Guecello II da Prata (secolo xni), memoria del socio eorr. canonico Ernesto Pegani. (In Atti dell’Accademia di Udine, pel triennio 1890-1893, n Serie, Voi. ix, pag. 341 e segg.)— Udine, Doretti, 1893; pp. 59, 8°. (R. 0-B.) Che dagli archivi delle famiglie private si possano trarre eie-