112 1431. Le marche di fabrica dei laterizi di Aquileia, di Carlo Grkgorutti. (la Archeografo triestino, Nuova Serie, Voi. xiv, pag. 345 e segg.) — Trieste, Herrmaastorfer, 1888; pp. 54, 8°. (R. O-B.) Anche questa diligeote ricerca giova alla storia dell’ industria e del commercio dei laterizi all’epoca imperiale e alla sua estensione, nonché agli studi epigrafici e paleografici. La maggior parte delle antiche figuline portavano il bollo in rilievo o ad incavo sulle tegole, sugli embrici, sui mattoni. I bolli qui raccolti arrivano a 216, e i più recenti sono del tempo di Caracalla. Da Corno di Nogaro all’Isonzo, a Monfalcone, alla vallata del Vipaco variava il colore dei laterizi dal giallo paglia al rosso più cupo. Le fabriche, numerosissime servivano anche all’esportazione per le vie fluviatili (ino ai monti del territorio e ai porti dell’Adriatico. C’erano poi numerosi depositi in Aquileia e uno al ponte del Cormor presso Udine, dove si trovarono finora dodici diversi bolli aquileiesi. La marca che diede fin qui il maggior numero di esemplari è di Q. Clo-dio Ambrogio, la cui fabrica era forse in San Giorgio di Nogaro. — Se ne parla in Atti e Memorie della Società istriana di archeologia e storia patria, Voi. v, fase. 3 e 4, pag. 474-5. 1488. Su alcuni frammenti e vasi di lert'a cotta medioevali rinvenuti, in un antico pozzo romano presso Aquileia, di Eugenio Menegazzi. (In Archeografo triestino, Nuova Serie, Voi. xiv, pag. 216 e segg.) — Trieste, Herrmanstorfer, 1888; pp, 8, 8°, con due tavole. (R. O-B.) Gli oggetti furono rinvenuti nel fondo Mastrella e ora fanno parte delle collezioni Sartorio di Trieste. L’autore dimostra l’origine romana del pozzo; e quanto alle vecchie stoviglie, egli le crede uscite dalle fabriche di maiolica che si sarebbero fondate in Sicilia sulla fine del secolo xi. Le stoviglie sono a vernice piombifera trasparenti e appartengono agli ultimi secoli del medio evo, quando il pozzo dovette nuovamente essere posto in uso, dopo il primo periodo della sua attività. 1433. Uri importante scoperta in Aquileia, articolo di Anonimo. (Nel Corriere di Gorizia, 18 dicembre 1888, n. 251) — Gorizia, Paternolli, 1888; col. %, fol. (C. L. M.) Qui si annunzia il ritrovo di un bassorilievo rappresentante