431 SMi>i. Di due membri della nobile famiglia Elli, lettera ili Pre ^ alentino Baldissera a don Luigi Venturini. (Nozze Candussi-Elti)— Gemona, Bonanni. [1894]; pp. 14, 8° gr. (R. O-B.) Prendendo le mosse dall'albero genealogico della famiglia Ehi, già publicato (V. n. 1131), il Baldissera narra diffusamente di Andrea o Anderli, figlio di Lorenzo, primo trapiantatosi dalla Germania in Gemona e di Riccardo investito dalla republica veneta del titolo di conte. Le carte del 149(5 ci fanno apparire come l'influenza e il credito di Andrea nella nuova patria andassero rapidamente crescendo, tanto da essere considerato pecuniosus et ditts-slmiis. Alla taglia di duemila ducati imposti dagli imperiali a Gemona nel 1511 egli concorse con ben 600, e nello stesso anno fu ricattato per altri tremila. Andrea fondò l’avito palazzo, Riccardo molto lo ampliò nel 1666, e in seguito costruì la cappella attigua, le cui pitture, di poco pregio, fatte da Melchior Widmar, sono descritte dall autore. Il quale, attirato dal suo tema, tocca di altre pitture del Widmar in Gemona, e principalmente della tavola nella cappella di S. Tomaso in Duomo, rappresentante il titolare e intorno altri santi protettori della famiglia Elti. Riccardo aveva ottenuto la concessione di ricostruire l'altare cadente, in cui già figurava una statua dell’intagliatore Marco Polo di Venezia e una tavola di Pellegrino da S. Daniele. — Parlano di questo lavoro le Pagine fendane, Anno vii, n. 2, copertina, e aggiungono una rettifica dell’autore. Famiglia friulana, studio del prof. A. Gennari. (In Patria del Friuli, 7 novembre 1894, n. 2(5(5) — Udine, Del Bianco» 1894; col. 5. fol. (S. A. F.) Interessante studio che movendo da idee generali giuridiche sull’origine e la natura della famiglia, sulle condizioni economiche e morali, in virtù delle quali cresce e si mantiene, viene a riconoscere un tipo caratteristico della famiglia friulana nei Jannis di Adorgnano, che riconoscono per capostipite un Domenico, venuto dalla Carnia fin dal 1590. Nel 172(5 la famiglia si divise in due linee che conservano l’impronta primitiva e relazioni di grande cordialità, mentre ne rimase naturalmente estinta la parentela. » 1 !).'!, Albero genealogico della nob. famiglia di Montegnacco, compilato con note e dichiarazioni da Pre Angelo Noacco parroco