242 Belgrado alla casa dei Savorgnan del Monte, che ne avevano tenuta la giurisdizione anche nella metà del secolo xjii. Dati alcuni particolari della storia della chiesa di Flarabro, l’autore, risalendo al 1278, dà rettificata ed accresciuta la cronotassi dei suoi pievani e dei suoi vicari (V. n. 579); e le cose dovettero procedere spesso d’amore e d’accordo tra l’autorità civile e la ecclesiastica se, dopo i 25 piovani dei tempi precedenti, venuto il paese in dominio dei Savorgnani, questi diedero alla serie dei piovani, fino all’estinzione della famiglia, non meno di nove su tredici nomi. Chiudono l’opuscolo otto documenti tratti da varie fonti inedite e alcune note cronologiche, interessanti anche l’arte, sulle tre chiese appartenenti alla parrocchia di Flambro, cioè la pieve, quella di Virco, e la solitaria chiesetta di S. Antonio presso il villaggio di Sanvi-dotto, distrutto dai Turchi forse nel 1477. — V. Ostermann discorre di quest’operetta in Pagine friulane, Anno iv, n. 6, copertina. 1701. Vendita di Flambro inferiore, documento publicato da P. Franceschinis. (Nozze Pordenone-Presani) — Udine, Doretti, 1891 ; pp. 5, n. n., 4°. (B. C. V.) La vendita fu contrattata con atto 5 luglio 1258 fra Corrado e Rodolfo fratelli di Savorgnan e il patriarca di Aquileia Gregorio di Montelongo, il quale esborsava pel castello e per la villa di Flambro inferiore duecento libre di piccoli. Il feudo era cosi restituito al patriarca da cui i signori di Savorgnan l’avevano ottenuto. Il documento è tratto dagli atti del cancelliere patriarcale Giovanni di Lupico. ITO». La principesca contea di Goi'izia e Gradisca, descritta da Carlo barone de Czoernig, i. r. Consiglier intimo, versione italiana del prof. Federico Simzig. Gorizia, Paternolli, 1891; pp. 125,8°. (li. 0-B.) La nota opera dello Czòrnig, sullo stesso argomento (V. n. 302) è stata dall’autore compendiata e dal Simzig tradotta, secondo la volontà dello Czòrnig stesso, che legò il ms. alla i. r. Società agraria di Gorizia perchè fosse stampato. Morto l’autore in Gorizia nel 5 ottobre 1889, il compendio vide la luce per cura della Società, in occasione del 125° anniversario dalla sua fondazione. La storia friulana può largamente giovarsi di molti punti di questo libro, ma specialmente essa vi è trattata nel capitolo II, Etnologia (pag.