160 Interessante articolo che viene a sfatare un’altra volta senza appello la famosa iscrizione infissa nel campanile di Racchiuso (V. Valentinelli, pag. 93), portandola dal 1103 al 1503, e interpretandone le ultime parole col cognome Pitia che sarebbe di una famiglia tuttora esistente sul sito. A questa avrebbero appartenuto i due fratelli, Pietro e Antonio, fondatori del campanile o torre di Racchiuso. L’autore coglie l’occasione per indicare la data di altri campanili in Friuli: Ziracco 1643, Attimis 1585, Savorgnano di Torre 1540, matrice di Tricésimo 1513. 1500. Risano e la nobile famiglia Agricola, note e croniche raccolte da P. F[erdinando] B[làsich]. (Nozze Agricola-Della Mea) — Udine, Patronato, 1889; pp. 41, 8° gr., con quadro genealogico. (S. A. F.) Per venire a parlar di Risano, l’autore lo considera come facente parte di quella pieve di San Paolo di Lavariano che comprendeva undici ville, e fu da Carlomagno donata, dopo la famosa congiura del 776, al celebre Paolino, gramatico in Cividale e più tardi patriarca d’Aquileia. In seguito se ne formarono tre parrocchie, Lavariano, S. Stefano e Risano. Quest’ ultimo paese deve essere più antico di quello apparisca dal primo ricordo del 1248. Durante la guerra friulana, Risano fu due volte incendiata, nel 1328 e quattro anni più tardi. Quando poi la pieve di Lavariano fu unita al capitolo d’Aquileia, Risano ebbe propri vicarii, più tardi, cioè dal 1569, divenuti parroci. Questi rettori, di cui ci resta il nome, accompagnato da copiose annotazioni storiche, furono, fino ai nostri giorni, in numero di 26 (pag. 25-31). Interessante è altresì la descrizione delle chiese appartenenti alla pieve di Risano: nella parrocchiale, di cui abbiamo un avanzo nel campanile che risale al 1358, sorge, fra altro, un grandioso monumento al Padre Ventura, opera del Gregorutti con bassorilievi del Malignani. La filiale di Chiasottis, di poco posteriore a quella di Lauzacco, fu fondata nel 1490. Si conchiude il pregiato opuscolo con la menzione di cinque membri della famiglia Agricola, principalmente di Leonardo (1480-1539) che fu cancelliere del patriarca Marino Griinani. La prima notizia di questa famiglia risale al 1505, nella quale epoca esercitava in Udine l’arte della lana.