152 iati'?. I quartesi, scritto del canonico Ernesto Decani. (Nella Difesa, 19 dicembre 1889, n. 287) — Venezia, ex Cordella, 1889; pp. 13, 32°, estratto. (R. O-B.) Contro coloro che ritengono essere stato il quartese un onere nuovo, qui si dimostra, con esempi ricavati dalla storia, non essere esso che una porzione delle decime, e quindi della stessa origine e natura. L’esempio principale riguarda il fatto dell’incorporazione avvenuta nel 1349 della pieve di S. Giovanni di Casarsa alla sede vescovile di Concordia : i canonici anche prima di quell’anno percepivano la decima dai possessori dei terreni di Casarsa, ma dopo il 1349 il vescovo, come parroco, ebbe la quarta parte della decima stessa, vale a dire il quartese, il che fu chiarito anche da ulteriori decisioni, in seguito a controversie insorte. — Questo scritto fu riprodotto in Cittadino italiano, 24 dicembre 1889, n. 291. Notizie storiche e religiose di Farra, di D. (In appendice all’eco del Litorale, 9 marzo 1889, n. 20) — Gorizia, Ila-riaua, 1889; col. 5, 32°. (R. E. L.) 11 P. Basilio Pica, domenicano, assenziente il conte Riccardo Strassoldo, fondò a Farra un convento del suo ordine, con atto 7 luglio 1646 a cui intervennero i maggiorenti ecclesiastici. I frati si presero dal convento di Cividale, il cui priore, Pietro Martire Rulla, era intervenuto come accettante. La chiesuola fu eretta tre anni appresso. Ancora fu istituito nel 1649 in Farra il sodalizio delle poverelle di S. Caterina da Siena. 1530. Cronichelta della chiesa e fu convento di S. Maria delle Grazie di Gemono, di Don [Valentino Baldissera], — Genuina, Bonanni, 1889; pp. 22, 8°. (B. C. U.) Sono consegnati in questa cronichetta i fasti del convento delle Grazie, costruito dagli Osservanti o Zoccolanti tino dal 1490 in borgo Villa. La chiesa, consacrata otto anni appresso, accolse una preziosa tavola della B. V. col Bambino, tuttora esistente, che era stata commessa nell’occasione a G. B. Cima da Conegliano. Ancora vi si ammira una pala di S. Giuseppe, che dà luogo a qualche controversia, chiarita da un documento procurato dall’Joppi, e che il Baldissera attribuisce a un valente scolaro di Giovanni Bellini. Nel 1564 partono dal convento gli Osservanti e vi sono sostituiti gli Agostiniani o Eremitani che non danno buon frutto, onde i