363 ginarii di S. Daniele fin dal secolo xiv: Mattia ricordò in un carine latino l’inondazione del 'ragliamento del 1 •">(i 1.— Le Pai/ine friulane toccano ili questo lavoro, Anno vi, n. 8, copertina, e nel ». 10 ne riproducono una parte. 3 0:33. De primo in urbe ni nostrani ini/ ressa Joannis (! rimani patriarchae et principisi Aquileiensis religiosissimi, Marci Antoni! Fiducii reip. Utinens. caliceli. Comineiitarius. (Per ingresso di mons. Antonio Feruglio a vescovo di Vicenza) — Udine, Patronato, 1893; pp. 66, 8°. (B. C. U.) Dissi altrove o accennai del Fiducio morto a 97 anni (V. 11. 31, rett. n. 375), essendo stato per 45 anni cancelliere di Udine. La massima opera sua, l’ordinamento del l’archivio municipale, è la fonte a cui tutti possono ora attingere con sicurezza. 1 canonici della Metropolitana di Udine dedicarono al vescovo Feruglio l’elegante commentario latino scritto dal Fiducio in occasione dell’ingresso in Udine del patriarca Giovanni Griinani e del suo coadiutore Francesco Barbaro, ingresso avvenuto solennemente nell’ 11 novembre 1585, mentre le leste durarono parecchi giorni. I preparativi della solenne accoglienza, gli archi, le iscrizioni, gli spettacoli, secondo lo stile di quell’epoca tronfia, sono esposti esattamente dal Fiducio, che riferisce i particolari della messa pontificale celebrata nella piazza di Mercatonuovo, i molti discorsi tenuti e i doni di appetitosi camangiari. 11 patriarca Giovanni Grimani (V. n. 004) contava allora 84 anni; eletto quarant anni innanzi patriarca d’Aquileia, aveva preso possesso della sede mediante un suo procuratore, uè vi si eia recato personalmente che in quella tarda età. Ma fu breve comparsa. Mori otto anni dopo, a Venezia, nel 3 ottobre 1593. — Una lunga recensione dettò il Cittadino italiano, 1 ottobre 1894, 11. 224. 20ii4. Controricorso del Capitolo metropolitano di Udine contro Bearzi Adelardo, scrittura dell’avv. Giacomo Orsetti. — Udine, Doretti, 1893; pp. 34, 4°. (B. D. P.) Per difendere i diritti del capitolo metropolitano di Udine sulle decime di S. Maria la Longa, si accenna in questo controricorso alle ragioni storiche per le quali competeva ai canonici di Udine la giurisdizione civile sulle ville di S. Maria e di Palmada.