79 notizie delle vicinie tenute a Vendoglio, traendole da due rotoli inediti di verbali che vanno dal 1710 al 1804. Le pratiche amministrative e i costumi che riguardano le vicinie sono bellamente, anzi brillantemente, provati con le varie deliberazioni prese nel detto periodo su molti argomenti, tanto che abbiamo una breve storia della istituzione, viva a un tempo e istruttiva. — Ne scrive A. in appendice al Cittadino italiano, 6 settembre 1887, n. 198. 1355. Canzone in lode dei Venzonesi, publicata con prefazione da Vincenzo Joppi. (Nozze Pecile-Kechler) — Udine, Seitz, 1887 pp. 15, 16°. (B. C. U.) La canzone, ricorretta in questa seconda edizione, è un vero documento storico, come ce ne son tanti del genere. Fu composta da un anonimo contemporaneo, allo scopo di eccitare i Venzonesi, condotti dal dottore Antonio Bidernuccio (V. n. 251), alla difesa della Chiusa contro i tedeschi del duca di Brunswick entrato in Friuli per la Pontebba. La fortuna arrise ai nostri. Mancavano a un certo punto le palle, ma Anastasia Paumaster carintiana, vedova di Giovanni Valentino di Pontebba e sposa di Artico di Pram-pero fondeva le «scudelle de peltro per far delle ballotte da trazer», e queste portava, con rischio della vita, ai combattenti ; di che la lodò Giacomo Sagredo capitano della Chiusa, con atto dell’8 agosto 1509, comunicato al Joppi da Antonino di Prampero. — Di questa publicazione scrive l’avv. C. Fornera nel Friuli, 14 febraio 1887, n. 47, riproducendo anche la canzone ormai nota. 1356, I borghi di Villa Vicentina, studio di Anonimo. (In appendice alla Rassegna, 21 agosto, 4, 18 settembre, 3 ottobre 1887, n. 16-19) — Gorizia, Ilariana, 1887; col. 16, 8°. (R. O-B.) Dopo una notizia sull’idrografia della regione, l’autore viene a dire specificatamente dei borghi della villa e della loro origine. Prima apparisce nella storia il borgo centrale, ove ebbero giurisdizione i conti Gorgo vicentini. Nella seconda metà del secolo xv alcune famiglie fondarono il Cao de sopra, con capitello dedicato a S. Rocco, altre il Cao de sotto con capitello dedicato a S. Agapito: ambidue sono della seconda metà del secolo xvi. A sua volta il Cao de sotto presto si suddivise in tre borghi, Malborghetto o borgo Dodone, come lo chiama il popolo, dal nome di un antenato e di tutti i primogeniti della famiglia Stabile, borgo Sandrigo e