349 di tali scoperte, e traendone alcune deduzioni in ordine ai castel-lieri, e agli oggetti preistorici che vi si rinvengono, erra molto grossamente denominando da Casarsa il castelliere di cui si parla (V. Rendiconti Accademia dei Lincei, Classe scienze morali ecc., Serie Quinta, Voi. ih, 1894, pag. 19-21). — Parlarono di questa comunicazione gli Atti e Memorie della Società istriana di archeologia e starla patria, Voi. ix, fase. 3 e 4, pag. 499-501. 1996. Le terme cloì'o-bromo-iodo-solfuree di Monfalcone, cenni del dott. Ugo Contento, medico direttore. — Trieste, Llovd, 1893; pp. 10, 23°. (C. L. M.) Si nota per la breve, anzi affatto manchevole, introduzione storica sulle terme, conosciute dai Romani, secondo le due note attestazioni di Plinio, e riattate dai Veneziani (V. mia Bibliografìa, passim). 1907. Pievani e vicari curati della Pieve ili Moruzzo, saggio di serie, edite dal co. Giovanni Gropplero. (Pel giubileo sacerdotale di D. Luigi Zucco parroco di Moruzzo) — Udine, Patronato, 11893]; pp. 1, in fol. (li. C. U.) Riporto le parole della premessa: « La prima menzione della chiesa di S. Tomaso di Moruzzo rimonta al 1210 .... e comprendeva le ville di Moruzzo, Modoto, Colovaro, Mereto di Corno, Ra-vascleto, Villalta e Basagliuta. Colovaro e Basagliuta scomparvero da pili secoli; Mereto e Villalta dopo il 1500 divennero curazie indipendenti ». La serie dei pievani s’iniziò con Tomaso di Venezia nel 1279 e sono di collazione patriarcale fino al 1351, quando Nicolò di Lussemburgo unisce la pieve alla chiesa e al capitolo ili Udine, il quale nomina per Moruzzo dei vicari curati. Pel primo periodo sono registrati 9 nomi, pel secondo 31 nomi. La serio fu messa insieme da Vincenzo Joppi (V. A. 1895). — Di questa pillili— cazione parlano le Pagine friulane, Anno vi, n. 2, copertina. 1908. Supplica del co. Girolamo Savorgnano al veneto dominio. (Per ingresso di 1). Angelo Di Tomaso a parroco di Ariis) — Udine, Patronato, 1893; pp. 12, 8°. (R. 1). P.) Edizione di gran lusso che riproduce senza note la supplica presentata nel 19 aprile 1514 dal conte Girolamo .Savorgnano pel possesso di Osoppo e di Ariis. Fu ricavata dalla biblioteca arcive-