131 Seminario di Udine ereditò da mons. Cernazai. Di questo codice nessuno dei bibliografi di Dante ebbe, prima d’ora, contezza. — Ne parlò dottamente l’avv. Fornera nel Friuli, 31 maggio 1888, n. 129, ma, per qualche giudizio che non parve bene approfondito, fu rimbeccato dall’avv. V. Casasola, in Cittadino italiano, 4 giugno 1888, n. 125. 1481. Epoque des invasions barbares. Industrie longobarde, per le baron I. de Baye. (In Études archeolocjiques) — Paris, Nillson, 1888; pp. 144, 4°, con 16 tavole. (B. C. U.) Bel lavoro corredato da numerosi e nitidi disegni, nei quali figura l’arte longobarda, a cui l’autore dà il nome più modesto d’industria. Anche gli avanzi e le scoperte fatte a Cividale trovano qui il loro naturai posto, e le opinioni controverse dei dotti vi sono severamente discusse. 1483. Dott. Giuseppe von Zahn. — Ospiti d!olir'alpe, traduzione di G. Loschi. (Nel 25° anniversario sacerdotale di I). Giovanni Del Negro) — Udine, Patronato, 1888; pp. 55, 8°. (S. A. F.) Il geniale ed erudito lavoro, uscito sei anni innanzi in tedesco (V. n. 707), meritava l’onore di questa bella traduzione. E sebbene gli ospiti propriamente friulani nella Stiria vi figurino in grande minoranza, è bene sapere che appunto i friulani moderni sono ritratti nella bella pittura degli emigranti temporanei al di là delle Alpi, in perfetta antitesi coi modi e coi costumi tedeschi (pag. 9-12). Nel dominio speciale ed autonomo dell’Austria inferiore, la cancelleria italiana di Graz trattava gli affari della parte italiana della campagna goriziana. Durante la sovranità dell’arciduca Ferdinando, trovasi, fra altri, un Giacomo Codroipo maestro di cavalleria, Giampietro de Pomis pittore e architetto, di cui abbiamo molti edifizi a Gradisca (pag. 31), Ascanio di Strassoldo cantore e strumentista (pag. 33), Canziano Cividin, Giovanni e Luca Fanini di Gorizia, ed altri maestri di tromba (pag. 34), un Degani maestro di posta a Graz (pag. 40), il dottor Francesco Arquato, forse di Pordenone, che nel 1625 esaminò primo le fonti medicinali sti-riane, altri dei Lanthieri come mereiai, e altri senza indicazione di un’arte determinata, e forse gli architetti Vintana che lavorarono anche in parecchi luoghi in Friuli (pag. 51). Ciò per tacere di poveri operai friulani a giornata, circa una quarantina, anno-