83 questione sulla patria della legge, e si pronunzia contro l’opinione di R. De Salis di Basilea che, in uno scritto dal titolo Lex Romana Curiensis, publicato nel 1885 nella Zeitsclirift der Savigny-Stiftung fùr Reclitsgeschichte di Weimar, attribuisce questa legge alla Regia Curiensis. La legge romana udinese appartiene all’Italia, riproducendo essa per molti versi il diritto italiano, specie per quanto concerne il foro ecclesiastico. Anche il nome milites, o vassalli, di origine bisantina, che s’incontra nella legge, giova a dimostrarne l’origine italica. In oltre la legge udinese contraddice in molti punti la legge alemanna; ed essa può essere stata compilata in Italia, malgrado vi appaia l’influenza del diritto franco. Come argomento decisivo, il Schupfer publica un regesto di documenti relativi alla Rezia Curiense, dell’anno 744 al mille (pag. 135-159), dalla lettura dei quali egli vuol dedurre che la legge in parola non può essere stata scritta per la Rezia. — In questo stesso anno usci a Milano, L. Vallardi, uno scritto del dott. Carlo Canetta : Irapporti della Lex Romana Utinensis con la Lex Ala-mannorum, di cui parla la Nuova Antologia, 16 gennaio 1888, pag. 362-64. L’Archivio storico italiano, Serie v. Tomo n, pag. 213- 14 ha una notizia sui compilatori della Legge romana udinese, e nel Tomo vii, pag. 152-153 parla sulla stessa legge, nell’edizione procurata dallo Zeumer. 1365. Un museo longobardico, di Angelo Arboit. (In Forum-julii, 16 luglio 1887, n. 29)— Cividale, Fulvio, 1887; col. 3, 8°. (T. F. C.) Proposito di questo articolo è far conoscere l’importanza che ebbe Cividale nella storia del medio-evo, della quale rimangono traccie cospicue, ed eccitare in chi legge una feconda curiosità di studiarne le preziose relique, che abbondano nelle sue chiese, nei suoi archivi e nel Regio Museo. L’articolo è riprodotto dal Panaro di Modena del 10 luglio 1887. 1366. VEvangeliario di Cividale, traduzione da C. L. Beth-mann, di Aldus [G. Loschi]. (In appendice al Cittadino italiano, 8 e 9 gennaio 1887, n. 5 e 6) — Udine, Patronato, 1887; col. 8, 8°. (B. C. U.) Per diffondere la notizia di questo scritto, publicato fin dal 1876 (V. n. 402), ben fece il valente prof. Loschi a tradurlo, ini-