327 1054. Un’opera medilo del musicista cividaìese mons. Jacopo Tornatimi, studio di Walter. (In appendice al Friuli, 20 e 27 gennaio 1892, n. 22 e 23) — Udine, Hardusco, 1892; col. 11, 8°. (S. A. F.) Alla biografìa del Toniadini (V. n. 908 a 015 e 1024) va aggiunta la notizia di un saggio dialogato inedito sulla tonalità antica, dettato da lui al suo allievo Vittorio Franz. Per la parte teorica, quest’opera supera il saggio famoso del padre G. B. Martini. — L’articolo fu ripetuto in appendice al Forumjulii, 30 aprile e 7 maggio 1892, n. 50 e 51, col. 10, 10°. 1055. Giuseppe Biaderò. — Catalogo descrittivo dei, manoscritti della Biblioteca comunale di Verona. — Verona, Pivelli, 1892; pp. vii-(¡05, 8°. (B. M. V.) Grande è il numero delle indicazioni utili alla storia friulana, che si traggono da questo diligente catalogo, diviso in 34 parti e comprendente 1300 manoscritti, il cui titolo, spesso complesso, è seguito da esaurienti indicazioni bibliografiche. Lo spoglio di tali indicazioni richiederebbe un lungo articolo. Starò pago di notare, sotto il n. 441 (pag. 242), i diplomi del monastero benedettino di S. Maria di Aquileia, sotto il n. 1335 (pag. 585), due grossi pacchi di documenti riguardanti il patriarcato d’Aquileia, al n. 1338 (pag. 580), la relazione ilei contagio scoppiato in Gorizia nel 1082, sotto il n. 1344 (pag. 588), il Thesaurus seripturarum Forijulii, cartaceo dei secoli xiv e xv di carte 329. Riassumendo, interessano il Friuli, o singole terre di esso. 27 tra documenti singoli e raccolte di atti. 1050. Lettere inedite di Fra Paolo Sarpi a Simone Conta-rini ambasciatore veneto in Roma 1015, publicate dagli autografi con prefazione e note a cura di 0. Castellani, prefetto della Biblioteca di S. Marco in Venezia. (In Monumenti storici publi-cati dalla R. Deputazione veneta di storia patria, Voi. xxn, Serie Quarta: Miscellanea, Voi. xn) — Venezia, Visentini, 1892; pp. xxiv-75, 4°. (R. O-B.J Fin dalle prime lettere si parla della giurisdizione che, per un giudizio tenuto a Trento nel 1535, non assentito da Ferdinando re dei Romani, spettava al patriarca d’Aquileia sopra Aquileia. Si parla ancora della uccisione del dott. Giusto Carga, ope-