30 poteri delle comunità e del degano che le rapprensentava, e di togliere molti abusi di vario genere che nelle dette ville si erano manifestati, come riguardo ai beni comunali, alle imposte, alla frequenza delle riduzioni, ai banditi, alle vettovaglie e così via. A completamento del lavoro, l’Joppi trae dall’archivio patriarcale di Udine la notizia di una serie di provedimenti utili emanati dal 1556 al 1762 a favore di dette ville, specialmente nel periodo patriarcale. 1S47, Sulla riforma amministrativa delle Opere pie cittadine, relazione al Consiglio comunale di Pordenone del dott. Pericle Crosara. — Pordenone, Gatti, 1886; pp. 65, 8°. (R. 1). P.) L’autore, chiamato a dare assetto alle condizioni economico-ammiuistrative del pio Ospitale e del Monte di pietà di Pordenone, brevemente racconta le origini del primo che fa ascendere innanzi al 1260, e del secondo, decretato da una parte del Maggior consiglio di Pordenone del 9 marzo 1522. Di ambidue espone poi le posteriori vicende. 134L8. Trilogia popolare spilimberghese, nota di F. C. Carreri. Spilimbergo, Menini, 1886; pp. 11, 8°. (R. O-B.) Si ricordano tre opposizioni o rivolte provocate dall’odio del popolo di Spilimbergo contro quei signori consorti a cui si voleva tolto il potere. La prima riuscì al concordio del 1445, di cui si occupò con altra publicazione lo stesso autore (V. n. 1095). Altra ribellione scoppiò nel secolo appresso, non quetata nemmeno dalla sentenza di bando del 1556 che fu poscia annullata. E ancora nel secolo xvii si rinfrescarono gli odii mai assopiti fra i giusdicenti avversi a Venezia e i cittadini che se ne proclamano fedeli. Era, puossi dire, fra questi e quelli uno stato permanente di sorde inimicizie che scoppiavano in aperte ostilità. A conforto della sua esposizione, il Carreri cita, oltre altre fonti, un ms. autografo men-branaceo di Giovan Leonardo Trotta cittadino di Spilimbergo. L’argomento meriterebbe di essere approfondito. 1349. I Cisternini da Spilimbergo alla guerra turchesca, documenti editi dal dott. F. C. nob. Carreri e consorti. (Per messa novella di don Giunio De Rosa) — Spilimbergo, Menini, 1886; pp. 9 n. n., 8°. (B. C. U.) Il Carreri nelle note ci descrive lo scudo di questa famiglia,