177 1604. Caterina Percolo, memoria letta nell’adunanza accademica 13 febraio 1889, dal socio Laura Goretti Veruda. (In Ateneo Veneto, Serie xm, Voi. i, pag. 133 e segg.) — Venezia, succ. Fontana, 1889; pp. 11. 8°. (R. 0-B.) Una donna, tutta intelligenza, tutta affetto, che scrive di un’alra donna come l’imparziale amicizia le detta, reca nel suo lavoro tali particolari intimi e delicati da conferire alla completa biografia dell’insigne scrittrice friulana. Queste sfumature, che rivelano tutto intero l’animo e le varie attitudini della Percoto, mentre spiegano meglio il valore della sua opera letteraria, danno bellissimo rilievo al racconto della semplice sua vita, fanno uscire dal modesto ambiente la donna che non andò incontro alla fama, e ne ebbe in compenso celebrità imperitura. 1605. Anna Pitliani-Tamburiini, necrologia patriottica del dott. Pietro Lorenzetti. (In La Patria del Friuli, 21 novembre 1889, n. 278) — Udine, «Patria del Friuli», 1889; col. 1, fol. (S. A. F.) Il nome di questa donna merita di essere serbato negli annali del patriottismo. Nata in Udine nel 1818, sposossi in S. Daniele con Daniele Tamburiini, e la sua casa divenne nel 1859 punto di partenza degli emigrati oltre Mincio. Preparò i moti del Friuli del 1864, e sofferse diciassette mesi di carcere preventivo. Morì in Palmanova nel 16 novembre 1889. Del resto il Friuli conta molte di queste eroine. Al bel numero appartiene anche Maria Agosti, vedova Pascottini, nata pure in Udine nel 1818: essa fu condannata, pel delitto di amare la patria coi fatti, a sei anni di carcere duro (V. n. 149), e morì in Udine nel 20 dicembre 1892. (V. Giornale di Udine, 21 dicembre 1892, n. 304). 1006. Uccisione del nobile Marcantonio Stainero-Della Porta, di Lucrezio Palladio. (In Pagine friulane, Anno u, n. 4, pag. 56 e segg.) — Udine, «Patria del Friuli », 1889; col. 4, 4°. (R. 0-B.) Detto dell’origine della famiglia della Porta, che fu dei Vincenti bergamaschi, ed ebbe il nuovo nome per avere un Martino difeso, nel 1478, contro i Turchi la porta di Gemona, il Palladio accenna ad alcuni illustri della famiglia stessa e alle parentele contratte. Ma poi viene al fatto dell’uccisione di Marcantonio avvenuta nel 16 agosto 1721 da parte di un sicario dei conti Zucco 13