32 e della forma delle pietre che coprivano le tombe, delle urne che vi erano racchiuse, degli oggetti sepolti presso le ceneri, di cui si rinvennero 22 qualità diverse, distinte, quanto alla materia, in 194 oggetti di bronzo, 29 di ferro, 17 di vetro, 3 di ambra, 1 di osso, 1 di pietra, 167 di argilla, fra i quali sono da comprendere 17 ossuarii e 149 vasi fittili di forme svariatissime. Così pure assai varie sono le 88 fìbule (pag. 27-32), che furono qui con par ti colar cura studiate (pag. 43-56). Gli studi comparativi con le altre necropoli piii note danno pregio di singolare erudizione a questa memoria, sia per quello che vi si rinvenne, che per quanto vi manca o vi è raro, in confronto di altre località. La necropoli appartiene senza dubio alla prima età del ferro, a cinque secoli prima dell’era nostra, quando sul luogo non era ancora penetrata la civiltà romana; e il Marchesetti, con buoni argomenti, è inchinevole ad attribuirla, non a popoli celtici, ma al popolo dei Veneti che attinsero all’arte orientale, e lasciarono traccia nelle necropoli euganee, che presentano molte importanti analogie con questa di Santa Lucia. La relazione esauriente è seguita da alcuni cenni di analisi chimica fatta dal prof. Augusto Vierthaler. Le illustrazioni contengono 177 figure disegnate da G. B. Sencig, — Di questo volume si occupa in un caustico articolo il noto anonimo della Rassegna di Gorizia, 20 maggio 1886, n. 10, dolendosi che il Marchesetti consideri la paletnologia come parte della storia naturale, mentre poi trova necessario ricorrere a copiosissime citazioni storiche e archeologiche per dar ragione dell’importante scoperta. V. anche Corriere di Gorizia, 21 agosto 1886, n. 100. Scrissero altresì di questo volume con bella lode il prof. E. Maionica nel Corriere di Gorizia, 1 giugno 1886, n. 65 ; VArcheografo triestino, Nuova Serie, Voi. xiii. pag. 241-43, il Butlettino di Paletnologia italiana, Anno xii. pag. 257. — Sugli scavi Bizzarro, V. n. 1198, e Bullettino di Paletnologia italiana predetto, Anno 1882, articolo Clerici e anno 1886, articolo Orsi. Cronaca udinese dal 1554 al 1564, di Emilio Candido trascritta ed annotata da V. Joppi. (Nozze Someda-Beretta) — Udine, Patronato, 1886; pp. 30, 8°. (B. C. U.) Le memorie udinesi, qui raccolte, erano registrate, come si usava da molti nei secoli passati, in un libro di « spese ed entrate ». Emilio Candido figlio di Giambattista e di Agostina Corbelli era