354 quaranta villici o incendiare la villa. Ma l’interposizione della moglie del luogotenente, venuta a colloquio con la moglie del generale (una specie di trattato delle dame), potè fare che fossero condannati alla galera soltanto quattro uomini del comune e fosse demolita la casa comunale, innalzandosi sul luogo una colonna infame. aooo. lì blocco eli Pahnu nel 1848, narrazione circostanziata, con particolari inediti, di Anonimo. (Nel Numero unico jiel 111 centenario dalla fondazione di Palma, compilatore dott. S. Bortolotti, pag. 18 e segg. — Udine, Del Bianco, 1893; col. 23, 8° gr. con tre incisioni, (li. O-B). Questo scritto interessante, anche per la parte aneddotica, ci fa rivivere quei tempi fortunosi, in cui l’Italia, pur facendo da sé, ha saputo dar prove di valore e di resistenza. La storia comprende il periodo da 17 marzo, in cui si diffuse anche a Palma la notizia della forzata costituzione austriaca, tino al 24 giugno 1848, quando si firmò in Moretto la capitolazione fra i tre commissarii della fortezza bloccata e il colonnello austriaco Giuseppe Kerpan. 3010. Paesi distrutti, documenti tratti dalla raccolta inedita in appendice alla Storia di Palmanova di monsignor Lazzaroni. e ricopiati da Anonimo. (In Pagine friulane, Anno vi, n. 9, pag. 137 e segg., n. 11, pag. 170 e segg.) — Udine, Del Bianco, 1893; col. 23, 4°. (R. O-B). Nel 1 (¡06 non ebbe ragione il grido di allarme, che mossero i villaggi di Palmada, di San Lorenzo, di Ronchis e di Sottoselva, quando ne pareva imminente la distruzione per provedere alla spianata, già progettata, oltre gli spalti della fortezza di Palma. Solo nel 1797 il generale in capo Bernadette decretò, allo stesso intento, la distruzione «lei tre primi villaggi. Tagliati tutti gli alberi a 1800 passi dalla fortezza, furon tosto atterrate 59 case. La demolizione giovò poi all’Austria che però aderì alle suppliche degli abitanti per la ricostruzione delle chiese di Palmada e di S. Lorenzo. Se non che le nuove necessità guerresche sotto il primo regno d’Italia lungi dall’appagare i due villaggi portarono anche la distruzione della villa e «Iella chiesa di Ronchis e ili una gran parte di Sot-toselva.