43 storico, e dall’Hacquet (Oryctographia carniolica 1778-89) nel riguardo geognostico, hanno aperta la via alla discussione della controversia sul mutamento del corso dell’Isonzo. Questa deviazione sarebbe stata prodotta dagli incessanti uragani e dalle enormi inondazioni, accennate da Paolo Diacono, le quali staccando un masso del Matajur avrebbero colmata la valle di Starosello, obbligando l’Isonzo a deviare verso oriente. La dissertazione presente ha per obbietto soltanto il corso medio dell’Isonzo nel suo rapporto col Natisone, e lo studio dei lembi morenici dell’Isonzo stesso. Sostiene il Gumprecht che l’Isonzo superiore non si è mai scaricato nel Natisone, e che mai abbia esistito sopra S. Lucia il lago supposto dal Kandler. 1S74. Numismatica, di Valentino Ostermann. (In Forum-julii, numero straordinario publicato per l’inaugurazione della ferrovia Udine-Cividale) — Cividale, Fulvio, 1886; col. 2, fol. (R. O-B.J Descrive quattro denari d’argento di Volrico, che prima di succedere nel vescovado a Giovanni IV fu canonico della collegiata di Cividale ed era figlio del conte Giovanni de Portis e di Elena di Ortemburgo. Qui appariscono annunziate alcune rettifiche alla cronologia di Volrico. isìts. Tre nuovi documenti inediti sulla vita ed opere del pittore Pomponio Amalteo di.S. Vito al Tauliamento, raccolti dal dott. Vincenzo Joppi. (Nozze Bergagna-Ganza)— Udine, Patronato, 1886; pp. 16, 8° (B. C. U.) Un breve accenno alla vita del celebre pittore, e un albero genealogico della famiglia Amaltea, da cui risulta che Pomponio ebbe quattro mogli e sei figlie tutte maritate, precedono i documenti di cui il primo è di carattere publico, gli altri due di indola privata. Nel 1542 il comune di Pordenone mise in vendita dei propri fondi per riparare secondo il disegno dell’Àmalteo la loggia cadente, non bastando all’uopo «li ducati 150 ricevuti dalli Hebrei ». Gli altri due documenti, del 1571 e del 1581 sono due assegni dotali alle due figlie, Filomena che sposò un Florio di Cordovado, e Amaltea che tolse in prime nozze un Agapicio speziale di San Vito.