154 luogo la messa solenne, ma i Della Torre non precedettero l’imperatore con lo spadone nudo in mano secondo il diritto, essendo caduti in disgrazia, dopo la decapitazione del conte Lucio. Carlo VI « era piccolo di statura, alquanto grosso, facia piuttosto bruta, perucca negra con due gruppi scendenti in schena ecc. » 1543. Fatto di banditi in Gradiscutta presso Codroipo, narrato da Lucrezio nob. Palladio e comunicato da Vincenzo Joppi. (In Pagine friulane, Anno i, n. 12, pag. 182) — Udine, « Patria del Friuli», 1889; col 2, 4°. (R. O-B.) I banditi furono Francesco Cordovado di Cordovado e Antonio del Merlo di Udine, che s’eran fatti capi di trenta altri malfattori e battevano la campagna. Il Merlo, detto Luogotenente, cadde primo nella pania per opera di privati; ma contro il Cordovado, detto il Prencipe, si dovettero allestire una compagnia di dragoni e una di cappelletti e bombardieri e artiglieri, e finalmente si ebbe ragione anche di lui, mentre fuggiva al passo del Tagliamento. 1543. Cenni sul castello e pieve di Gruaro, con documenti publicati da Ernesto can. Degani e da altri sacerdoti. (Per ingresso di D. Giammaria Maddalena a parroco di Gruaro) — S. Vito al Tagliamento, Polo, 1889; pp. 16, 16°. (R■ U-tì.) II castello di Gruaro fu costruito dagli abati di Sesto, forse nel secolo undicesimo, e investito ai signori di Attimis. In esso Mainardo II di Gorizia, per aver abusato violentemente dei doveri dell’avvocazia, udì intimarsi la censura nel 1216. Qui sono tratti dalla collezione Joppi due documenti copiati dall’Archivio capitolare di Cividale, in cui è detto di una vendita di immobili fatta nel 1191 da Popone di Gruaro alla chiesa di S. Maria di Cividale, accompagnata dalle debite garanzie. Al 1140 risale la prima notizia della chiesa di Gruaro, il cui titolare è nominato dai canonici di Concordia : nel 1210 la pieve di Gruaro fu donata alla sacrestia della chiesa cattedrale di Concordia in sussidio delle scarse rendite. 1544. Memot'ie ecclesiastiche della pieve di Maniago, di [mons. Ernesto Decani], (Per messa novella di don Antonio De Lorenzi) — Portogruaro, Castion, [1889J; pp. 8, 8°. (B. C. U.) Mancano le fonti delle 28 memorie qui registrate che risai-