31 si. Colline friulane, ricordi e note di un villeggiante, ili Angelo Menegazzi. — Udine, Del Bianco, 1804: pp. 157, l(i°. (S. A. F.) Attratto dalla bellezza del paese, che non dubita chiamare la Brianza del Friuli, il Menegazzi che lo percorse e vi soggiornò raccoglie le proprie impressioni, e imitando molto lontanamente il fare di un suo illustre concittadino triestino, evoca e fa tesoro delle memorie storiche che a quel paese si accompagnano, lasciandovi un’impronta imperitura. Cosi movendo da Urline, ridice i fasti e le glorie di S. Daniele, l’antica perla patriarcale, richiama, dal colle di Ragogna, le ostilità fra i castellani omonimi e quelli di Pinzano e le altre, non meno feroci, tra i Torriani e i Savorgnani. ricorda nel palazzo, già castello, di Susans le due gentili figure di Ciro di Pers e di Federico di Varino. Poi movendo a Buia, a Fa-gagna, a Villalta, a Moruzzo. a Colloredo ne raccoglie in breve le notizie storiche, fermandosi, con maggior compiacenza, a quelli* che riguardano i singoli castelli, o rovinati, o rimessi a nuovo, e maggiormente s’indugia in quello di Colloredo, cogliendo il destro opportuno di ritrarci con garbo il vecchio poeta vernacolo, conte Ermes, precursore dello Zorutti. Le fonti consultate dal Menegazzi. e citate in fine del volumetto, dànno garanzia della serietà e della esattezza delle sue ricerche, sieno pure di seconda mano, come vuole la modesta indole del presente lavoro, che si legge senza fatica. — Di questo libro scrissero il Puschi nell’Areheografo triestino, Nuova Serie, Voi. xx, pag. 433-4, il Paese di Trieste in un articolo in parte riprodotto in Pagine friulane, Anno vii, n. II, copertina, A. Lazzarini nel Giornale di Udine, 17 gennaio 1805, riprodotto in Pagine, Anno vii, n. 12 copertina, don V. Baldissera nelle stesse Pagine, Anno vili, n. 1. copertina. 81QS. Due discorsi su cose di Aquileia (in ted.), di Enrico Maionica. (In Verhandlungen der XLII Versammlung deutscher Philologen unti Schulmanner in Wien, pag. 312-313 e pag. 330-341) — Leipzig, Teubner. 1801: pp. 5, 1°. M. G.) 11 primo discorso, fatto in corso di seduta, tocca dell'antica industria vetraria d Aquileia, cui I autore considera avola della veneziana. In Aquileia si trovano vetri antichi di fattura fenicia, alessandrina, greca, e tale industria dura senza interruzione fino ai tempi di Attila. Aquileia è in oltre il centro di altri rami di