450 ricorrenza frequente della taviele (tabella), campi coltivati di origine coloniale o limitanea. In oltre cerca il significato dell 'annona, che erano contributi in natura collegati al possesso territoriale. Ma si diffonde specialmente sulla Curia, istituto giuridico, che lasciò un’ incancellabile traccia di sè in molti luoghi del territorio friulano. Nel trattare con molta profondità questo argomento, l’autore moltiplica gli esempi e dimostra di conoscer bene la legislazione comparata. Dal tutto insieme risulta che i limitanei o confinarii della Patria del Friuli avevano saputo ordinare a difesa contro stranieri elementi invasori questa estrema parte della penisola nostra. — Scrive di questo lavoro un M. T., a lungo, in appendice alla Patria del Friuli, 16 ottobre 1895, n. 246. S933. Il S. Officio e la riforma religiosa in Friuli, appunti storici documentati, lettura del socio corr. dott. Antonio Battistei,la. (In Atti dell’Accademia di Udine per l’anno 1894-95, in Serie, Voi. il, pag. 45 e segg.) — Udine, Doretti, 1896, rectius 1895: pp. 122, 8°. (R. O-B.) Lavoro di polso che ordina ed esaurisce un argomento, non prima d’ora trattato pel Friuli, con metodo chiaro, vigore di osservazione e genialità di forma. Se ne traggono gli elementi da molte fonti inedite, fra cui due principali offerte dalla biblioteca civica di Udine e dall’archivio di Stato in Venezia. È la prima un regesto di mille processi che vanno dal 1551 al 1647 : contiene la seconda oltre cento cause complete interessanti il Friuli. La santa inquisizione, forse introdotta in Udine nella seconda metà del secolo xm, funzionò regolarmente nel secolo appresso e il suo primo ricordo positivo è del 1° agosto 1331 contro gli Slavi di Caporetto dati all’idolatria. Più tardi va costituendosi regolarmente un tribunale ad hoc, che prelude al « risveglio pieno e cosciente, all’età d’oro della S. Inquisizione ». Sottilmente analizza l’autore l’opera della riforma in Friuli, dove gli adepti accettano soltanto principii ed opinioni sopra punti speciali, e sono condotti a staccarsi da Roma mossi più dall’occasione, da interessi personali, da amore di novità, da vanità di gente ignorante che da convinzione profonda. Studia come la riforma penetrasse nel Friuli dai paesi transalpini che con quello si trovavano in relazioni frequenti: i primi maestri d’eresia s’incontrano a S. Vito, a Spilimbergo, a Udine, a Cividale. E qui vengono addotti gli esempi particolari, e riferita l’azione energica