26 secolo xvi si aggiunse al maestro un ripetitore publico, il quale officio cessò nel 1747. Molti nomi di maestri celebri in Gemona sono dal Baldissera ricordati, anche in aggiunta di quelli citati dal Tiraboschi, nè manca qualche curioso cenno sugli stipendii. 1337. Festschrift und Geschicthe des Conventes und Spitales der barmherzigen Brüder zu G'órz, nebst Tabellen und Erläuterungen von den hr. Primarärzten über die Krankenbewegungen zum 100 jährigen Jubiläum in der via Alvarez 1886, verfasst und herausgegeben von Prior dieses Conventes Johann von Gott (Joannes de Deo) Sobel, Ritter ecc. — Görz, Seitz, 1886; pp. 166, 8° gr. (C. L. M.) Pregevolissima publicazione che, in città italiana, e trattandosi della storia del proprio ospitale, avrebbe dovuto essere fatta in lingua italiana. In essa la storia dell’ospitale, affidato ai frati di S. Giovanni di Dio o Misericorditi o Fate-bene-fratelli, è distinta in cinque periodi, risalendo al 18 novembre 1656, quando il barone Vito Delmestri di Cormons ebbe a fondarlo nella prima sua località iu Piazzutta, chiamandovi a dirigerlo, dalla provincia di S. Ambrogio di Milano, i due padri Angelo Orsini e Luigi Sassi. Nel 1786 convento e ospitale furono trasferiti in via Alvarez. Deplora l'autore di non aver potuto far tesoro di un maggior numero di documenti, molti essendone andati perduti al tempo dell’occupazione francese, che durò in Gorizia dal 17 novembre 1805 alla fine di marzo dell’anno appresso. In quel tempo l’ospedale ebbe da 40 a 50 ammalati militari al giorno. Nel 1892 uscì a Vienna ampliata questa storia, in edizione propria di pp. 275, 8° gr. — Scrisse del presente volume il Corriere di Gorizia, 25 marzo 1886, n. 36, e Aldus in appendice al Cittadino italiano, 6 aprile 1886, n. 76, col. 5. ■ 238. Ospiti illustri, per G. B. F. (Nell’appendice alla Rassegna, 20 gennaio 1886, n. 2) — Gorizia, Ilariana, 1886; col. 7 ibi. (C. L. M.) La serie degli ospiti principeschi a Gorizia si inizia nel 1519, in cui Carlo V venne ad abitare « nell’llosteria dello spettabile Berlin in Rastelo », e ne comprende, fino al 1883, ben 35. Giuseppe II ci venne tre volte, di cui due come principe e incognito. Napoleone Bonaparte nel 1797 alloggiò in casa De Grazia. L’ultimo