80 borgo Pacco. Lo studio si chiude riportando, con l’illustrazione del canonico Berteli, le due lapidi antiche aquileiesi, infisse al portone d’ingresso del parco dell’imperatrice Eugenia. 13Tif. Parroco e patrono, articolo di N. (Nell’appendice della Rassegna, 19 giugno 1887, n. 12) — Gorizia, Ilariana, 1887; col. 7, 8°. (C. L. M.) Dall’archivio parrocchiale di Villa Vicentina è tratta la narrazione di due contese poco importanti intervenute tra i parroci e i patroni della chiesa che erano di fatti i signori del Gorgo da Vicenza, i quali, dal principio del secolo xv, avevano costruito il villaggio predetto su terreno a loro ceduto dalla famiglia Stras-soldo. La prima contesa fu nel 1783 tra il parroco Giacomo Speranza e il patrono conte Camillo Gorgo, il quale rifiutò al primo di recarsi in persona a scegliere, secondo l’uso, le tre botti di vino nero, donategli annualmente a S. Martino: da allora il vino fu portato direttamente, riconosciutane la bontà, alla cantina del parroco. Villa Vicentina e il diritto di patronato furono venduti dai Gorgo ad Elisa Baciocchi sorella di Napoleone I, con contratto 19 settembre 1818, e passarono poi per eredità alla figlia principessa Napoleone Elisa, il cui amministratore, sconfessato poi dalla patrona, ebbe a negare al parroco Furlani, nel 1845, un’elemosina ai poveri e il diritto di quartese. I3.~w. La leggenda del lago di Monte-Cucco, memoria del socio Giovanni Goktani. (In Atti dell'Accademia di Udine pel triennio 1884-1887, ii Serie, Voi. vii, pag. 177 e segg.) — Udine, Doretti, 1887; pp. 7, 8°. (R. O-B) Dalla tradizione il Gortani risale facilmente alla storia, e molte date sono qui raccolte a dimostrare che non è pura leggenda la frana ilei Monte-Cucco che sarebbe avvenuta intorno al 1435, spingendosi fino alla chiesetta di Alzeri, ricordata la prima volta nel 31 dicembre 1363. Il Gortani coglie l’occasione per fissare dei capisaldi cronologici riguardanti il paesello di Piano e le sue frazioni, i nomi di talune località, e della primitiva chiesa di S. Stefano, nominata (rectius) fin dal 2 febbraio 1237 (V. n. 815). Interessa però sommamente che dagli assaggi fatti nel marzo 1886 si possa ritenere che esistesse ad Avoriana il vecchio villaggio di Piano, fosse stazione romana, il quale sarebbe stato subissato dal lago, ancli’esso