148 publicazioni, fra le altre di quella del Graus (V. n. 538), di cui consiglia al Loschi la traduzione compiuta. Anche l’autore della presente Bibliografìa discorse del libro del Coronini, nella traduzione del Loschi, in Rivista Storica Italiana, Anno vii, 1890, pag. 64-66, e cosi pure il Corriere di Gorizia, 20 giugno 1889, n. 74, che riporta, con aggiunte, un articolo del Giussani nella Patria del Friuli, 18 giugno, n. 144. A lungo ne parla anche C. Fornera in Friuli, 19 luglio 1889, n. 171. i íi T. Causa e motivi di stazionarietà o, per meglio dire, decadenza d’Aquileia, noterella aquileiese di M. (Nel Mattino, 3 dicembre 1889, n. 1508) — Trieste, tip. propria, 1889 ; col. 4. Ibi. (C. L. M.) Le cause della decadenza di Aquileia si trovano in molte ragioni note, che hanno il loro fondamento nella storia civile e nella storia del suolo, nelle buone intenzioni fallite per ripristinare in quei luoghi la navigazione e il commercio, nella protezione che Trieste ottenne a preferenza di altri luoghi designati nel Litorale, per istituirvi il portofranco. Maria Teresa introdusse in Aquileia delle migliorie, i cui effetti vennero meno al tempo della dominazione napoleonica. Però l’autore segnala come avversi al progresso materiale d’Aquileia gli stessi possidenti, che non dimorando, per la maggior parte, sul luogo, non hanno interesse di migliorarlo, e i pochi che vi abitano non ne hanno la forza. Fa un’eccezione a favore dei baroni Ritter. L’autore, con gli elementi che aveva a mano, poteva elaborare uno scritto alquanto più ordinato. 1528. Due documenti sulla storia della villa di Castions di Zoppola, ricopiati da Valentino Stufferi. (Nozze Brussa-de Concima) — Udine, Doretti, 1889; pp. 11, 8° (B. C. U.) Il primo, del 5 marzo 1425, è una deliberazione del comune di togliersi alla signoria di Biachino conte di Porcia, il quale « nos malie tractat, videlicet in depredando animalia nostra et verberando et innominia facientis contra nos et vicinos nostros ». Giustificano la loro misura, dimostrando di essersi sottratti in altri tempi, per ragioni analoghe o poco diverse, alla signoria dei signori di Pinzano, poi di quelli di Spilimbergo. Però le cose si accomodarono, perchè, in data 24 luglio 1427, il conte Biachino proclama un bando in Castions per la festa di S. Giacomo, e i Porcia mantennero la loro giurisdizione fino al 1797.